SANTA MARIA LA FOSSA: LA MÈHARI DI SIANI ALL’ATTENZIONE DEGLI STUDENTI
Prosegue il fitto tour di presentazione dell’impavido libro di Paolo Miggiano                                             Â
                                                    L’incontro con l’Autore di mercoledì 6 giugno promosso dall’Ic e dal Comune
SANTA MARIA LA FOSSA (Raffaele Raimondo) – Mercoledì 6 giugno, alle ore 9,30, nel plesso scolastico “M.Montessoriâ€, si presenterà “NA K14314 – Le strade della Méhari di Giancarlo Siani†dello scrittore casertano Paolo Miggiano. Ne parlerà criticamente la scrittrice Marta Raimondo alla presenza dell’Autore che poi converserà direttamente con gli studenti. Durante la manifestazione il sindaco, Antonio Papa, ed altri amministratori comunali “procederanno alla consegna delle Borse di Studio agli alunni meritevoli della scuola secondaria di 1° grado plesso “Mirra†Santa Maria la Fossa che nell’anno scolastico 2016/2017 hanno superato l’esame conclusivo del 1°Ciclo d’istruzione con una valutazione di 10/10â€. E’ quanto ha comunicato la dirigente dell’Ic, Roberta di Iorio, in parallelo col manifesto di pubblico annuncio diffuso dal Comune.                                                                                                                                                              “NA K14414. Le strade della Mèhari di Giancarlo Sianiâ€, il nuovo saggio non-fiction di Paolo Miggiano, pubblicato dalla Alessandro Polidoro Editore, con in quarta di copertina un generoso e sincero richiamo alla partecipazione scritto da Roberto Saviano†è in tutte le librerie dal 10 maggio appena trascorso ed è al centro di eventi di studio e di dibattito che si vanno susseguendo in varie località italiane, dall’Emilia-Romagna alla Sicilia. “…è la storia di un viaggio molto particolare. Quello della Citroën Méhari appartenuta a Giancarlo Siani, il cronista del quotidiano “Il Mattino†di Napoli, ucciso dalla camorra, proprio a bordo della sua “spiagginaâ€, il 23 settembre 1985. Un viaggio iniziato, o forse sarebbe meglio dire ripreso, il 23 settembre 2013, 28 anni dopo l’omicidio del giovane giornalista. Quel giorno la Méhari fece il percorso che avrebbe dovuto compiere il 24 settembre 1985, se la “camorra nostraâ€, violenta e brutale, non avesse posto fine all’esistenza di Giancarlo: dal Vomero, dove il cronista abitava, fino a Via Chiatamone, presso la sede del quotidiano “Il Mattinoâ€, il giornale per il quale Giancarlo, ancora “abusivoâ€, scriveva da anni e raccontava fatti di camorra e non solo. Sono passati ormai cinque anni dal 23 settembre 2013 e la Méhari, rimessa in moto quel giorno da Roberto Saviano, ha attraversato, come documentato con dovizia di particolari in questo libro, numerose strade: da Napoli a Roma, con tappe presso la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica, fino a Bruxelles, al Parlamento Europeo. E poi un lungo percorso per le strade dell’Emilia Romagna, del Lazio, della Calabria. E tanto altro ancora. Su questa ormai gloriosa auto viaggiano la memoria di Giancarlo Siani, quella delle vittime innocenti di criminalità , dei giornalisti uccisi e minacciati da mafie e terrorismo e tante altre storie di legalità e coraggio.                                                                                                                 Â
Paolo Miggiano ci racconta non solo la cronaca del viaggio della Méhari di Giancarlo Siani di questi ultimi cinque anni, ma soprattutto il senso, il suo essere portatrice di istanze finalizzate a una reale, concreta ed equa tutela giuridica di tutte le vittime dei reati, secondo quanto prescrive la normativa europea, e il suo essere simbolo della libertà di stampa, soprattutto in una fase delicata come quella che stiamo vivendo. Il viaggio della Méhari cattura e rapisce perché racconta storie di persone normali, che la ferocia del crimine ha reso eccezionali loro malgrado. E perché evidenzia quanto sia fondamentale proseguire senza soluzione di continuità l’impegno nella lotta alle mafie, attraverso il coinvolgimento sinergico di istituzioni, associazioni e cittadini. Di tutti. Nessuno escluso â€. E’ un doveroso bene che quest’impegno cominci dalla Scuola.