SANTA MARIA LA FOSSA ANCHE IL SANTO PATRONO NON FESTEGGIATO PER IL COVID 19

di Peppino PASQUALINO
Per colpa della pandemia anche le tradizionali processioni religiose hanno dovuto fare i conti con il Covid 19; ed è ciò che è accaduto anche ieri, 29 maggio, a Santa Maria la Fossa nel giorno in cui la popolazione avrebbe seguito per le strade cittadine il busto ligneo del loro Santo Patrono, San Restituto.
Il Santo vissuto nel terzo secolo dopo Cristo fu martirizzato, tant’è che il busto che lo rappresenta porta nella mano sinistra la palma, simbolo del martirio. Sulla sua persona mancano notizie storicamente attendibili; l’unica fonte che ne parla è la Passio Sancti Restituti Martyris, composta da un autore anonimo tra il V e il VI sec d.C. e riportata negli Acta Sanctorum alla data del 29 maggio.
Per molti anni messo da parte, il Santo ha trovato nuovamente il suo “lustro†grazie alla devozione per le processioni religiose e popolari dell’ex Comandante della Polizia Locale, Francesco Mazzotta, tra l’altro “calabrese†e non “fossataroâ€, che riuscì a coinvolgere Parroco e comunità locale e riportare il Santo Restituto nuovamente agli onori dell’altare e alla venerazione popolare.
Quest’anno, a causa della pandemia, il Parroco Don Pasquale Buompane non ha portato il busto ligneo lungo il tradizionale percorso cittadino ma ha presieduto soltanto la Solenne celebrazione Eucaristica in onore del Santo Patrono Restituto, al quale ha dedicato l’altare della prima cappella alla destra della navata centrale. Alla celebrazione hanno partecipato, in rappresentanza dell’intera cittadinanza, il Sindaco Arch. Nicolino Federico, il vice Sindaco Dr. Vincenzo Giordano, il Presidente del Consiglio Comunale Dr. Antonio Giusti e il consigliere Donato Salzano, mentre il gonfalone comunale recato dagli uomini della Polizia Locale ha rappresentato l’intera amministrazione comunale.
I Santi dovrebbero essere “imitati†e non “venerati†(nrd) - compito educativo della Chiesa e catechetico degli operatori parrocchiali –  ma un tocco di folclore riporta indietro la “pietà popolare†quella che a poco a poco sta scomparendo, e lo dimostra l’esiguo numero di partecipanti alla celebrazione solenne (appena una quarantina). Forse un “intervento†della Pro Loco nei prossimi anni (senza pandemia) potrebbe riportare un ulteriore “lustro†all’antica tradizione.