SANTA MARIA CAPUA VETERE: AL GARIBALDI ‘SE IO FOSSI SAN GENNARO’

                                                 Le contraddizioni partenopee nella versione del cantattore Salvatore

SANTA MARIA CAPUA VETERE:   AL GARIBALDI ‘SE IO FOSSI SAN GENNARO’

                                       Lo spettacolo in programma per venerdì 9 gennaio 2015, ore 21

 

ederico Salvatore

ederico Salvatore

SANTA MARIA CAPUA VETERE (Raffaele Raimondo) – Scritto, diretto e interpretato da Federico Salvatore, arriverà venerdì 9 gennaio – ore 21 -, al teatro Garibaldi, lo spettacolo “Se io fossi San Gennaro” prodotto da Arancia Records e Musicaè Management. Un’eccezionale band – formata da Menotti Minirvini (basso e contrabbasso), Giacomo Anselmi (chitarre), Luigi Zaccheo (piano e tastiere), Daniele Iacono (batteria e percussioni) – eseguirà le musiche dal vivo. Antonio Ferrentino (fonico) e Alessio Sepe (luci) forniranno l’adeguato supporto tecnico.??????????????????????????????? Le contraddizioni della vita sono da sempre sotto la multiforme lente dell’arte. Quelle partenopee, in particolare, fan da linfa ad una creatività oggi addirittura straripante. Eppure il “pizzico di fascino in più”, che il noto cantattore ormai sfodera a tutto campo, promette attese originalità e quindi divertimento assicurato. Del resto, le contraddizioni offrono soltanto lo spunto di partenza, col brano “J’accuse”; poi l’orizzonte comunicativo e interpretativo prende il largo. “Lo spettacolo sarà l’occasione per ascoltare alcuni brani tratti dagli ultimi lavori discografici dell’artista, che, oltre a proporre una o due “chicche” inedite, non mancherà di riproporre alcuni vecchi e memorabili successi, che lo videro protagonista in moltissime trasmissioni televisive e radiofoniche. In una scenografia semplice ed essenziale, i riflettori sono puntati sul poliedrico e carismatico artista, che, menestrello dei nostri giorni, si muove funambolico fra denunce sociali (in brani come “Il Passatista” o “Se io fossi San Gennaro”), momenti di assoluta poesia (“Sul fondo del mare”), altri ancora di genuina ilarità (“Azz”, “Ninna Nanna”) e pezzi tratti dall’ultimo album “Pulcin’hell”, quali “ ‘O palazz” e “Napocalisse”. Federico Salvatore si racconta e racconta fatti e misfatti quotidiani dalla sua privilegiata posizione di sensibile osservatore, con qualche vena nostalgica, ma con l’energia di sempre, un acuto spirito critico ma anche un’immancabile fiducia nei sentimenti e nell’arte. La rappresentazione propone “brani tratti dagli ultimi dieci anni di produzione dell’artista, ognuno introdotto da un monologo, in cui ritroviamo intatto lo straordinario affabulatore partenopeo. Ed ecco che l’eterna querelle tra Federico e Salvatore torna, stilizzata nella giusta contrapposizione tra brani elettrici ed acustici. Una nuova sorprendente veste per un artista che oggi raggiunge la piena maturità e che nel teatro-canzone trova la sua nuova, promettente strada”. Spettatrici e spettatori col gusto della satira sapranno certamente apprezzare la penetrante fantasmagoria che quell’ottativo titolo – “Se io fossi San Gennaro” – appunto sintetizza: indubbiamente un’accattivante, surreale e godibile sospensione fra terra e cielo, ragione e religione, realtà e sogno.

 

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...