SAN TAMMARO –Dopo sei mesi di comando in Kosovo, il Colonnello Cipullo torna a casa
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Nunzio De Pinto
Dopo aver trascorso sei mesi in Kosovo, alla guida del Contingente italiano e del Multinational Battle Group West della KFOR (Kosovo Force), il Colonnello Vincenzo Cipullo è rientrato in Patria. Infatti, martedì scorso, presso “Villaggio Italia” a Belo Polje, ha avuto luogo il passaggio di responsabilità fra il Colonnello Cipullo, che in Italia comanda il 21° Reggimento Artiglieria “Triesteâ€, ed il Colonnello Andrea Borzaga, comandante del 2° Reggimento Artiglieria “Vicenzaâ€. La massima autorità militare italiana intervenuta alla cerimonia è stato il Generale di Corpo d’Armata Giorgio Cornacchione, Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa (COI), il quale ha ringraziato gli artiglieri del 21° “Trieste” per l’ottimo lavoro fatto a favore della pacificazione dell’intera area balcanica. All’evento erano presenti anche il Generale di Divisione tedesco Erhard Drews, Comandante della KFOR, il Generale di Brigata Francesco Diella, Italian Senior Rapresentative, e numerose autorità civili, religiose e militari della NATO. Nel corso della loro missione, gli artiglieri di Foggia, agli ordini del Colonnello Cipullo, nativo di San Tammaro, hanno garantito la sicurezza di due siti sensibili sia dal punto di vista culturale, storico sia religioso, quali il Monastero di Visoki a Decani ed il Patriarcato di Pec. La libertà di movimento dei cittadini kosovari, la realizzazione di un ambiente sicuro sono le altre attività svolte quotidianamente dagli artiglieri del “Trieste” con pattuglie, posti di controllo ed un servizio di vigilanza supportando EULEX (European Union Rule of Law Mission in Kosovo) e la polizia locale (KP). Tra le attività svolte daglu uomini e donne del Colonnello Cipullo, merita particolare attenzione la cooperazione civile e militare che ha visto la realizzazione di progetti finalizzati a promuovere lo sviluppo agricolo, la zootecnica, il comparto agro-alimentare, le infrastrutture agricole e la collaborazione con le organizzazioni governative e non presenti nella parte Ovest del Kosovo. Il Col. Cipullo, con i suoi soldati insieme a quelli sloveni, austriaci e svizzeri, in questi sei mesi di permanenza in Kosovo ha svolto i delicati compiti loro assegnati in aderenza della risoluzione 1244 (1999) delle Nazioni Unite per sostanziare e rendere operativo il motto: “Together as One”.