SAN NICOLA LA STRADA-Stasera due consigli, alle 16.30 ed alle 19.00, Nuzzi propone la richiesta di sfiducia sul segretario e dirigente finanziario
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Nunzio De Pinto
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SAN NICOLA LA STRADA – Dopo che il consiglio comunale di mercoledì è stato disertato dagli otto consiglieri della maggioranza di destra del Sindaco Pasquale Delli Paoli, il Presidente Luca Paradiso ha convocato una seduta straordinaria dell’Assise per revocare le delibere nr. 51 e 52 del 3 dicembre 103 che avevano aumentato l’addizionale comunale IRPEF e IMU sulla seconda casa. La riunione di oggi è scaturita da un rilievo mosso all’Amministrazione comunale da parte del Dipartimento delle Finanze che ha consigliato all’Ente di revocare la delibera sull’Irpef in quanto approvata oltre il termine ultimo del 30 novembre 2013. “Quanto alla revoca della delibera IMU†– ha fatto sapere Enrico Nuzzi, consigliere comunale del Gruppo Misto di opposizione – “ lo scorso 27 gennaio alle ore 10, convocato dal sindaco, ho incontrato sia il dott. Meo che la dott.sa Maciariello, con i quali siamo arrivati alla conclusione che anche questa delibera avrebbe dovuto seguire la identica sorte della delibera sull’addizionali IRPEF, anche per evitare contenziosi inutili e per non aggravare la situazione già critica finanziaria del Comune. Nello stesso incontro†– ha aggiunto Nuzzi – “ho anche detto che la delibera approvata il 3 dicembre sulla TARES è anch’essa illegittima, ma su tale argomento sia il Sindaco che il dott. Meo nonché la dott.sa Maciariello non concordano con me. Dobbiamo per forza di cosa chiederci: La TARES, essendo una nuova tassa, andava regolamentata ed approvata non in Giunta, come oggi tenta a giustificarsi questa maggioranza, ma in Consiglio, così come detta la Legge. Tra la TIA e la TARES†– ha aggiunto Nuzzi – “vi è una notevole differenza di applicazione e quindi essendo una nuova imposizione essa doveva essere regolamentata ed istituita dal Consiglio, come per Legge, ma non solo, essa doveva anche essere rispettosa dei dettami degli artt. 2 e 3 della Legge 212 del 27 luglio 2000, legge nota con il nome di “Statuto Del Contribuenteâ€. Per quanto attiene l’aumento TARES ricorrerò, e chiedo alla cittadinanza tutta di farlo anche in modo collettivo, alla Commissione Tributaria. Per avere ragione di diritto, bisogna rivolgersi in Commissione Tributaria, non c’è altra strada! Mi sarei aspettato un atto di umiltà da questa maggioranza risicata. Ai colleghi consiglieri che si ostinano a mantenere in vita questa amministrazione avverto del rischio, anche personale, che si profila, per loro responsabilità , sugli atti che hanno approvato o che continueranno ad approvare. Caro Sindaco†– ha proseguito Nuzzi – “in una intervista rilasciata al Giornale Corriere On Line affermasti, dopo i tuoi primi 100 giorni da sindaco: “Credo che ogni sindaco deve lasciare la sua impronta sul territorioâ€. Bravo sindaco, la tua impronta è ormai indelebile! Non hai portato il nostro Ente solo alla criticità finanziaria ma hai avuto la forza di farci arrivare al fallimento! Se la responsabilità di tutto quanto accaduto o che ancora dovrà accadere, per negligenza dimostrata nel consiglio del 3 dicembre, possa e/o debba ricadere sul Presidente, per la mancata convocazione o, sul Ragioniere Capo, per la mancata verifica, o, addirittura, sul nostro Segretario Generale, per il venir meno ai dettami dell’art. 97 del TUEL, non sta a me dirlo ma, sta a me proporre la richiesta di sfiducia degli stessi, nella certezza che l’intera opposizione sia con me!â€. Dopo essere ritornato ieri pomeriggio dagli uffici del Ministero delle Finanze in Roma, dove si era recato con il segretario comunale dr.ssa Maciariello ed il dirigente comunale dr. Meo, il primo cittadino ci ha così riferito: “Abbiamo ritenuto necessario recarci a Roma in seguito ad una nota tecnica giuntaci il 23 gennaio 2014 dal Dipartimento Finanze del Ministero. In essa era contenuto l’invito, non l’obbligo, rivolto al Comune di San Nicola la Strada a revocare la delibera di consiglio comunale del 3 dicembre 2013 concernente l’approvazione della nuova aliquota dell’addizionale Irpef, passata da 0,6 a 0,8%. Come ci è stato spiegato dal funzionario dell’ufficio del ministero, quest’atto si sarebbe dovuto approvare entro il 30 novembre. Cosa che è avvenuta, invece, tre giorni dopo. Abbiamo sbagliato†– ha aggiunto Delli Paoli – “riconosciamo il nostro errore, lo ammettiamo con umiltà e spirito di ossequio alla legge. Purtroppo nessun consigliere si era accorto dell’errore o era a conoscenza della cosa (ma cosa ci stanno a fare il dirigente del servizio finanziario ed il segretario comunale, aggiungiamo noi, ndr.). Comunque, i contribuenti possono stare tranquilli, perché non ci sarà nessuna penalizzazione a loro carico. Stiamo studiando come sistemare contabilmente la carenza di entrate che si andrà a determinare†– ha aggiunto Delli Paoli – “Il funzionario del ministero è rimasto colpito dal nostro zelo e ci ha elogiati per essere andati personalmente a chiedere. Ci sono, infatti, oltre duecento comuni italiani nella stessa situazione e solo pochi rappresentanti di essi hanno deciso di recarsi a Roma per chiedere di persona i chiarimenti. Il rilievo del Ministero, comunque, riguarda soltanto l’aliquota Irpef e null’altro. Abbiamo deciso, invece, noi di inserire nell’ordine del giorno del consiglio comunale appositamente convocato la revoca anche dell’aliquota Imu seconda casa. Nel consiglio comunale del 31 gennaioâ€Â – ha concluso Delli Paoli- “saranno esposti dettagliatamente tutti i chiarimenti del casoâ€.