SAN NICOLA LA STRADA-L’ex assessore Gallo ed il consigliere Nuzzi denunziano ai Carabinieri l’amministrazione comunale
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Nunzio De Pinto
SAN NICOLA LA STRADA – Alle ore 8.40 di mercoledì, 23 gennaio 2013, l’ex assessore del Comune di San Nicola La Strada, dr. Angelo Gallo, e l’attuale consigliere del Gruppo Misto, dr. Enrico Nuzzi, entrambi fondatori della locale sezione dell’Associazione “Italia Futuraâ€, si sono recati dai Carabinieri in Via Milano, dove, alla presenza del Comandante della stazione Luogotenente Pio Francesco Marino, hanno presentato formale denunzia contro l’Amministrazione comunale, retta dal Sindaco Pasquale Delli Paoli, per, come è scritto nella denunzia: “omissis >…abusi inerenti l’assunzione per mobilità del Comandante dei Vigili e, successivamente, di due vigili urbani…â€. Ora la denunzia sarà inoltrata dai Carabinieri alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Con delibera nr. 27 del 24 aprile 2012, la Giunta comunale ha approvato “la rideterminazione dotazione organica e programma triennale del fabbisogno del personale 2012/2014 e piano assunzioni anno 2012â€. “In essa†– hanno affermato i due denunzianti – “è stata prevista, tra l’altro, l’assunzione mediante mobilità volontaria di n. 1 posto di Istruttore di vigilanza (cat. D), senza l’indicazione della posizione economica, e n. 2 due posti di agente di polizia locale (cat. C), pure senza l’indicazione della posizione economicaâ€. Con nota del 21 maggio 2012, prot. nr. 8239, i rappresentanti della Lista “Intesaâ€, della lista “Uniti per San Nicola†e della lista “Insiemeâ€, chiesero l’immediata revoca della delibera e, non essendovi stata risposta alla predetta nota da parte dell’Amministrazione comunale, il consigliere comunale Enrico Nuzzi, con note del 20 giugno 2012, prot. nr. 10165, consigliava l’Amministrazione di sanare i vizi della predetta delibera con una nuova deliberazione di Giunta. Ma anche a questa nota non è pervenuta alcuna risposta. Secondo i denunzianti la delibera non è valida in quanto con determina nr. 198 del 19 luglio scorso, il Responsabile del Settore Segreteria ha approvato l’avviso di selezione per passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse per la copertura del posto di Istruttore direttivo di Vigilanza cat. D3. I querelanti hanno posto il quesito: “…In base a cosa il responsabile ha indicato categoria D3 e non, magari, categoria D1 o D5 o altra posizione Economica ? Ad avviso degli scriventi non spetta al potere gestionale la scelta della posizione economica, bensì alla Giunta comunale così come risulta deliberato per le altre categoria di lavoratori. In data 20 luglio, il responsabile di settore ha indetto la selezione pubblica ed ha previsto che la domanda di ammissione dovesse pervenire entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 27 luglio 2012. Dunque, solo sette giorni e per di più in periodo estivo. Secondo i querelanti, inoltre, il requisito per partecipare era l’essere inquadrato nella categoria “Dâ€. “Da quanto descritto†hanno aggiunto Gallo e Nuzzi – “si è voluto restringere al massimo il numero dei partecipanti. È un modo per assumere a piacimento ? Ma tutta la procedura segna la violazione dell’obbligo della trasparenza. Infatti†– secondo il parere degli scriventi – “è stato violato l’art. 11, comma 1 del d.lgs. 150 del 2009 che prevede per le amministrazioni pubbliche l’obbligo di pubblicare sul proprio sito istituzionale le dotazioni organiche, i presenti in servizio e la programmazione triennale del fabbisogno. Tale pubblicazione†– hanno denunziato Gallo e Nuzzi – “non è mai avvenuta. Sono state, inoltre, violate le norme dettate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica – che prevede l’invio dei prospetti contabili relativi al piano occupazionale nonché l’autorizzazione ad assumere anche se l’organico è inferiore a 200 unità . Anche tale disposizione†– proseguono – “è stata disattesa. Gli scriventi presumono quindi l’esistenza dio violazioni di norme†– conclude la denunzia – “al fine di creare un vantaggio a favore di chi ha vinto la selezioneâ€. Infine, i due esponenti politici si rivolgono alla Corte dei Conti, alla quale è stata inviata la documentazione, che nella delibera nr. 27 del 24 aprile scorso sono stati inseriti l’arch. Raffaele Fimmanò e l’ing. Lorenzo Vallone, i quali non sono dipendenti a tempo indeterminato ma lavorano da svariati anni con incarico a tempo determinato ed, inoltre, non è stata presa in considerazione la deliberazione “10/SEZAUT/2010QMIG della Corte dei Conti del 31 marzo 2010 circa i concorsi interni, né il pronunciato della Corte Costituzionaleâ€.