SAN NICOLA LA STRADA-Comitato S.Nicola Città Partecipata plaude apertura svincolo che non fa pagare autostrada da e per Napoli

 

DELLI PAOLI Pasquale

 

 

SAN NICOLA LA STRADA – Dopo un’attesa durata anni – ed un dispendio di soldi da parte degli automobilisti, che continuavano a pagare il pedaggio per Napoli su un tratto di A1 che non è più considerato autostrada – nella giornata di ieri, mercoledì 6 marzo 2014, con inizio alle ore 11.00, si è tenuta l’inaugurazione del tratto stradale della ex SS 87 Sannitica che collega le province di Caserta e di Napoli da Marcianise alla SS7bis Nola-Villa Literno. Una cerimonia si è svolta all’imbocco dello svincolo, nei pressi del Velodromo di Marcianise. Il Comitato San Nicola Città Partecipata, per bocca di Domenico Pennino, ha espresso apprezzamento per l’apertura del tratto stradale in quanto già dall’anno scorso il Comitato si è speso molto, anche con la raccolta di una petizione forte di oltre mille firme, affinché il pedaggio autostradale a Caserta Sud fosse eliminato. Anzi, in forza anche delle promesse fatte il 23 marzo 2013 da parte del Sindaco Pasquale Delli Paoli, gli esponenti del Comitato avevano invitato, con missiva a parte, sempre corredata da circa mille firme certificate, avevano invitato il Sindaco a farsi promotore di una estensione della richiesta anche ai comuni del comprensorio (Caserta, San Marco Evangelista, Maddaloni, Marcianise, Portico, ecc.)  con l’indizione successivamente di una conferenza di tutti i Primi Cittadini di detti comuni che gravitano in prossimità del casello autostradale di Caserta Sud. D’altra parte, come comitato cittadino siamo in procinto di estendere l’iniziativa ad altri comitati dei comuni contigui al predetto casello autostradale. Per focalizzare l’importanza di questa istanza basti considerare che un pendolare residente nell’area casertana che lavora nell’area napoletana risparmierebbe, per la sola abolizione del pedaggio almeno 60 euro al mese. La costruzione della bretella, l’ulteriore risparmio di benzina porterebbe nelle tasche del nostro povero pendolare qualcosa come 100 euro in più al mese; e non è poco se consideriamo i tempi duri che stiamo vivendo.