SAN NICOLA LA STRADA -Acqua pubblica, Tiscione (Comitato civico), prosegue raccolta firme fino al 24 luglio
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di Nunzio De Pinto
 “Da quando è partita lo scorso 24 aprile la campagna referendaria per l’abrogazione degli articoli di legge che, liberalizzando i servizi pubblici tra cui quello idrico, per legge abbiamo 90 giorni di tempo per raccogliere le 750.000 firme necessarie per votareâ€.È quanto ha affermato Nicola Tiscione, uno dei promotori del Comitato civico che si batte contro la privatizzazione della gestione della risorsa vitale. “Domenica scorsa†– ha aggiunto l’ex sindaco di San Nicola La Strada, molto attivo in campo ambientale (fa parte anche del ComEr che si è battuto per la chiusura della discarica Lo Uttaro) – “abbiamo proseguito nella raccolta delle firme. I cittadini di San Nicola stanno rispondendo favorevolmente ed a frotte si accalcano presso il gazebo allestito dal Comitato Civicoâ€. La campagna, promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, vede impegnati in prima linea il Comitato promotore, composto da: Nicola TISCIONE, già sindaco di San Nicola La Strada, Luigi FRONZINO, Vincenzo STELLATO, Rosario PASQUARIELLO, Giuseppe RICCIARDI, Mariano DE MATTEIS, farmacista e componente del ComEr, don Oreste FARINA, pronti a combattere contro i mercanti dell’acqua, usando tutti gli strumenti che la legge mette loro a disposizione. Non ultimo, il più nobile istituto di democrazia diretta esistente: il referendum. “La raccolta firme in città continuerà senza sosta†– ha dichiarato Tiscione – “”Il mezzo referendario†– ha sottolineato Tiscione – “è lo strumento per rimettere in moto la politica in questo periodo di grande disaffezione. La raccolta delle firme sarà un grande momento di azione politica collettiva. Chi pagherebbe il prezzo più alto della privatizzazione dell’acqua sarebbero i poveri. La nostra vittoria servirà non solo al nostro paese ma anche a dare una scossa all’Unione Europea. Se Parigi ha ripubblicizzato l’acqua†– ha concluso Tiscione – “se nelle Costituzioni di Bolivia e Uruguay l’acqua è definito bene comune non mercificabile, possiamo farcela anche noi”.