SAN NICOLA LA STRADA – Lucia Esposito (PD), sul piano rifiuti, nel centrodestra tutti contro tutti
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Nunzio De Pinto
 Già quando era assessore provinciale all’Ambiente durante la presidente di Sandro De Franciscis, il consigliere regionale del Partito Democratico Lucia Esposito, si è sempre battuta in relazione all’annoso problema dello smaltimento dei rifiuti. “Il futuro della nostra provincia, e più in generale della Campania†– ha affermato Lucia Esposito commentando la proroga fino a giugno da parte dell’UE in materia di rifiuti prima di comminare un’altra infrazione all’Italia – “è strettamente legato al superamento dell’emergenza rifiuti. Su questa emergenza sarebbe il caso che la maggioranza di centrodestra che governa la Regione e la Provincia mostrasse di avere le idee più chiare e concordi. Assistiamo, infatti, ad un vero e proprio valzer di prese di posizioni contrastanti, che vedono protagonisti consiglieri regionali di primissimo piano, sindaci di grandi città , Presidente della Provincia. Quasi come se si trattasse di esponenti politici appartenenti a schieramenti contrapposti. Invece†– ha proseguito l’esponente democratica – “si tratta di esponenti politici della stessa coalizione, che per giunta governano i nostri territori e dovrebbero deciderne il futuro. E così, facendo riferimento al piano rifiuti approvato dalla Regione, è un susseguirsi ancora maggiore di prese di posizioni contrastanti e inconciliabili. Tra chi, ad esempio, il gassificatore lo vuole a Capua e chi invece no. E non parliamo di botta e risposta tra semplici iscritti, ma di esponenti di primo piano del Pdl come il presidente del consiglio Romano e l’onorevole Polverino o del sindaco di una città importante come Capua. E, come se non bastasse, fuoco amico sul centrodestra arriva anche da oltre provincia†– tiene a sottolineare la Esposito – “con le annunciate dimissioni dell’assessore all’Ambiente della Provincia di Salerno, Antonio Fasolino, in segno di protesta proprio contro il Piano rifiuti. Che non è il meglio della vita. Il Pd ha motivato il proprio voto contrario in Consiglio Regionale, evidenziando come si fosse persa l’occasione per gettare le basi di un piano all’avanguardia, in grado realmente di superare l’emergenza rifiuti, puntando sul recupero e non sullo spreco di materie prime e su soluzioni che fossero pienamente rispettose dell’ambiente. Invece ci ritroviamo di fronte ad impianti sovradimensionati e ad una raccolta differenziata il cui limite è fissato al 50 per cento. E al rischio che per realizzare nuove discariche†– annuncia preoccupata la consigliera regionale – “arrivino poteri di deroga rispetto ai vincoli ambientali, paesaggistico-territoriali, di pianificazione del territorio e della difesa del suolo. Certo, ci ritroviamo costretti ad una corsa contro il tempo anche per responsabilità che provengono dal passato. Ma è un passato che sembra non avere insegnato molto. Tanto è vero che dal’Europa più che una condivisione del piano, è arrivata una sorta di ulteriore ultimatum: entro giugno fatti concreti o scatteranno multe salatissime. Qualcosa come 500mila euro al giorno. Il discutibile piano sui rifiuti pianifica, in buona sostanza, ciò che sarà . E nel frattempo? La strada che porta migliaia di tonnellate di rifiuti all’estero†– ha concluso Lucia Esposito – “non è più percorribile. L’Europa vuole soluzioni e non pezze a colori. Arriveranno? Il dubbio nasce legittimo se si considera il livello di litigiosità raggiunto all’interno della maggioranza di centrodestra che queste soluzioni dovrebbe trovareâ€.