SAN MARCO EVANGELISTA – Il sindaco Cicala stanzia 500 euro per il presepe permanente di don Pasquale
Nunzio De Pinto
L’assurda sentenza europea del 2009 che vieta l’esposizione del crocifisso in aula ha scosso tutte le coscienze dei cattolici, e non solo, ed hanno alimentato un sentimento quasi antieuropeo, considerato anche che nella Costituzione europea non è fatto alcun cenno alla nostra cristianità . Ora che le festività natalizie sono trascorse da un pò, la ferita non si è rimarginata e continua a sanguinare. Fare il presepe a casa, a scuola, nei luoghi istituzionali, fa bene a tutti. Fare il presepe non impone a nessuno, adulto o bambino, di diventare cristiano. Il presepe è simbolo di amore e di accoglienza, segno di pace e di fratellanza universale. memoria del sorgere del cristianesimo, religione del nostro paese e fondamento dei valori universali propri di ogni essere umano: libertà , uguaglianza, solidarietà , pari dignità tra uomo e donna. Sono le basi su cui costruire una integrazione autentica, basata sul rispetto reciproco. Su questi concetti, don Pasquale Scalera, lo scorso 13 dicembre ha inviato una lettera al sindaco Gabriele Cicala, con la quale ha chiesto un congruo contributo del comune per finanziare l’allestimento di una struttura nel cortile della chiesa vecchia sita nel pieno centro storico in Piazza Gramsci atta ad ospitare e proteggere in modo permanente un artistico presepe. Il primo cittadino, considerato che si tratta di una manifestazione meritevole di patrocinio in quanto volta a rinnovare la tradizione cattolica del popolo sammarchese, con l’atto di Giunta Comunale nr. 8 del 2 febbraio scorso, ha deliberato di patrocinare l’iniziativa promossa dal Parroco Don Pasquale Scalera ed ha concesso un finanziamento di 500 euro per finanziare l’allestimento di una struttura nel cortile della chiesa in Piazza Gramsci atta ad ospitare e proteggere in modo permanente un artistico presepe. Insomma, a San Marco il presepe sarà sempre parte integrante della comunità cittadina.