SAGGIO DI FINE ANNO SCUOLA TEMPIO CASAPESENNA
di Raffaele CARDILLO
Siccome è opinione diffusa che la perfezione non esista, ebbene qualche volta abbiamo l’impressione che la si rasenti, che ci si arrivi quasi vicino!
Abbiamo osato con questa protasi, introdurre delle considerazioni circa uno spettacolo, che ha avuto come protagonisti, dei bambini della  locale “Scuola Villa Nazareth di San Cipriano d’Aversa†sita nel complesso del Tempio di Casapesenna, gestito in maniera magistrale dalle religiose, a cui va il nostro plauso per l’opera meritoria che profondano nel gestire una missione di non facile esecuzione, cioè quella di infondere dei concetti fondamentali, quali quelli della fede che sommati a quelli della cultura, fanno sì che i nostri ragazzi possano avere le carte in regola per intraprendere il cammino periglioso dell’esistenza.
Non vorremmo fare un panegirico e incensare oltre misura quella che è un’evidente realtà del nostro territorio, che dovrebbe essere tutelata e supportata anche dalle Istituzioni!
Certe eccellenze non possono essere misconosciute, anzi bisogna che vadano esaltate, per l’alto impegno educativo profuso ed elargito a piene mani, da personale competente e responsabile, che adotta il rigore come forma di vita, iniettando i sacri valori per una civile e corretta convivenza.
Ritornando alla manifestazione che si è tenuta nei giorni 29 e 30 giugno u.s. nello spazio adiacente la Scuola, un saggio di fine anno dove vengono messe in luce le qualità dei singoli e quelle del collettivo, esibendole in un contesto armonico e suggestivo, catturando e coinvolgendo anche lo spettatore più distratto.
Un nutrito parterre assisteva alla manifestazione, fatto di genitori e familiari dei nostri eroi, avvalorati dalla presenza del Sindaco Marcello de Rosa e gentile consorte, che non ha fatto mancare la solidarietà dell’Ente Comune all’evento.
Orbene sarebbe riduttivo non magnificare nella giusta misura la macchina organizzativa perfettamente oliata in ogni minimo particolare: dalle luci, al sonoro, alle scenografie impeccabili, il tutto senza sbavature e criticità .
Un apprezzamento particolare va anche alla costumista che ha dato fondo al suo estro creativo, nel mostrarci gli abbigliamenti delle varie etnie, sapientemente curati in ogni minimo dettaglio, con l’uso di stoffe pregevoli e dai colori sfavillanti.
Si aveva l’impressione di stare in un set cinematografico dove nulla era lasciato al caso, ogni dettaglio seguito con cura maniacale: una disposizione equilibrata, melodiosa che aveva del trascendente!
Parliamo adesso delle qualità davvero sorprendenti dei nostri artisti in erba che, si sono cimentati in balletti e scenette, delle vere e proprie gags che hanno suscitato gli applausi scroscianti dei genitori.
Quello che ci ha sorpreso a dismisura è stato lo stile recitativo senza inflessioni dialettali dei nostri improvvisati attori che, come da veri padroni della scena, hanno affrontato la platea senza timori reverenziali, con un eloquio sciolto, godibile ed ammirevole sotto tutti i punti di vista.
Che dire, siamo senza parole, possiamo solo avanzare un desiderio: che il Signore ci conservi questa splendida realtà , con l’auspicio che i religiosi tutti, sotto l’egregia e sapiente regia del Direttore Don Massimo MORMILE, continuino in questo vero e proprio apostolato, con la riconoscenza di un popolo già troppo provato da pregresse traversie e con l’augurio che non abbiano più a ripetersi