Ruggiti nella notte e occhi rossi nel buio. Spunta una foto che scuote il caso del Volturno.
Di Pasquale Martino
Emergono altri dettagli negli scenari di indagine sugli avvistamenti di una strana creatura vagante non identificata nel paese Casertano di Alvignanello. L’ultima testimonianza, che risale però ad alcuni mesi fa, precedente al Lockdown, è stata riportata da un ragazzo residente nel Sannio. Il testimone ha riferito di aver osservato, intorno alle ore 21.00, degli occhi rosso fuoco, luminescenti e incandescenti che spiccavano tra i rovi boschivi delle colline di Alvignanello.
”Ho sentito una sorta di ruggito che faceva riverbero tra le colline, poi non appena ho visto in lontananza questi occhi a circa 400 metri di distanza ho effettuato degli scatti con il telefonino, e sono riuscito ad immortalarli. Avevo davanti a me tutto il campo visivo libero. Dopo alcuni secondi sono spariti repentinamente dietro ad alcuni alberi smuovendo il fogliame, come se un corpo si spostasse velocemente”, ha detto il testimone, ”e non li ho più visti. Credo che quella cosa si sia accorta di me”.
Il materiale inviato all’esperto analista Carmine Silvestri è risultato essere ovviamente genuino e la conferma che si tratti di una struttura binoculare ”a mò di occhi o maschera facciale” è stata non solo verificata e accertata dalle approfondite analisi approntate sui frames originali, ma anche dai resoconti testimoniali analoghi antecendenti tale episodio. Da un estratto del referto dell’esperto analista si legge che:
<<Tale analisi si può unire alle fasi di ricerca sino ad ora approntate, per realizzare una ipotesi, che tali elementi analizzati siano effettivamente una sorta di occhi appartenenti alla casistica del presunto essere misterioso del Volturno, dove tali caratteristiche da me riscontrate in analisi coincidono perfettamente con quanto raccontato da alcuni testimoni oculari della zona. Naturalmente tutto ciò rimane un parere tecnico e personale>>.
Inoltre, considerando la distanza tra l’osservatore e il fenomeno oculare in oggetto, i due occhi avrebbero un diametro notevole, compatibili con la stazza dell’entità animata descritta, variando la loro luminosità , da un giallo rossastro a un rosso fuoco. Le caratteristiche di accesa e intensa luminosità , le dimensioni e i contorni rossi ne escludono l’appartenenza a un animale selvatico autoctono. Come riportato anche da Telejonio.com alcune settimane fa, oltre che a Febbraio, ci fu il rinvenimento di numerosi resti di cinghiali sbranati recanti fori alla gola, unghiate sul corpo e resti di peluria sparsa al suolo, oltre ai resti divorati di alcune nutrie. A completare lo scenario 10 orme tre ungulate di 70 cm, analizzate e campionate anche dalle Autorità Locali e dai Carabinieri Forestali di Formicola. Ad una prima bozza di analisi, pur non essendo compatibili con quelle di un felino, secondo gli esperti le orme (di cui si dispongono anche i calchi) avrebbero comunque delle similitudini con quelle dei panterini, soprattutto per quanto concerne la notevole dinamicità delle dita.