ROBOTICA SOCIALE E INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Nel quadro della rassegna sulle tematiche di cittadinanza e diritti, ieri sera nel sala Di Vittorio dello Spi di Caserta si è tenuto un interessante ed innovativo incontro, dedicato a problematiche di grande attualità come l’intelligenza artificiale e robotica sociale. Ed è la prima volta che in città una delle principali associazioni del terzo settore come l’Auser – in collaborazione con le Piazze del Sapere – ha dedicato attenzione a studi e ricerche di grande attualità destinate a segnare il futuro dell’umanità , su cui si è aperto un grande dibattito tra speranze di cambiamento e preoccupazioni per le ricadute sulla nostra libertà e vita democratica, sulle stesse relazioni tra le persone ed le comunità .
Va registrato con soddisfazione che la sala era gremita, di persone curiose ed attente, ma anche con la presenza di alcuni giovani studenti. Dopo i saluti della presidente Auser Elisabetta Luise, ci sono state le relazioni di due giovani esperte e ricercatrici. Il primo intervento della prof.sa Gabriella Santangelo (Neuropsicologa e docente Unicampania L. Vanvitelli) ha toccato gli aspetti teorici, con particolare riferimento alle ricadute psicologiche e relazionali delle nuove tecnologie. La seconda relazione di Silvia Rossi (docente di robotica ed IA all’univ. Federico II) ha fatto conoscere gli aspetti più pratici della cosiddetta “robotica socialeâ€, con le infinite possibilità di uso per l’assistenza e cura delle persone, in particolare dei soggetti più deboli, a partire dalle persone anziane esposte a rischi di solitudine o delicate patologie che minano la loro salute e capacità intellettiva e motoria. A tal fine è stato illustrato il funzionamento di un primo prototipo, un simpatico robot domestico che già viene sperimentato ed usato in alcune realtà italiane ed europee, con primi incoraggianti risultati (come hanno testimoniate alcune persone intervistate). L’incontro è risultato anche molto animato con tanti interventi e domande da parte dei partecipanti.
Nello stesso tempo va sottolineato che in questo modo si crea un rapporto virtuoso tra mondo dell’università e della ricerca con il terzo settore per creare scambi tra competenze nelle frontiere delle nuove tecnologie, per favorire la partecipazione ed una vera cittadinanza democratica con percorsi di apprendimento permanente. Infine, va detto che su questi temi a livello globale si è sviluppato un grande dibattito, a volte con posizioni contrapposte tra ottimisti e catastrofisti sugli effetti delle scoperte dell’intelligenza artificiale, che oscillano tra preoccupazioni, paure, e speranze per un futuro migliore. Al riguardo si può consultare una bibliografia sterminata di autori ed esperti del mondo accademico ed anche dei grandi gruppi che dominano il mercato (come Google, Microsoft, Apple, Facebock ed altre multinazionali). Mi permetto di segnalare un volume da poco pubblicato in italia, che considero una vera guida per chi vuole approfondire e per orientarsi in questo mondo, scritto da un guru dell’università di Oxford e di Gerusalemme: Yuval Noah Harari “21 lezioni per il XXI secoloâ€, saggi Bompiani (autore di precedenti scritti illuminanti come Sapiens e Homo Deus).
Pasquale Iorio                                                          Â