RITROVATA CADAVERE, PURTROPPO, LA SESSANTOTTENNE MINTURNESE SCOMPARDA QUALCHE GIORNO FA’ DA UNA CASA DI RIPOSO DEI DINTORNI DI SESSA AURUNCA.

 

Di Daniele Palazzo

SESSA AURUNCA-Contrariamente a quanto speravano i familiari e quanti la conoscevano ed amavano, si è tradotta in tragedia la vicenda della sessantottenne di Minturno Antonietta Pimpinella, che, qualche giorno fa, eludendo la sorveglianza degli operatori che la tenevano in custodia, si era allontanata da una casa di riposo per anziani della zona di Sessa Aurunca, facendo perdere le sue tracce. L’anziana donna è stata trovata cadavere nelle campagne dell’importante Comune dell’Alto Casertano. Del caso, su iniziativa dei gestori della struttura assistenziale in cui la Pimpinella viveva da qualche anno, si era interessata anche la trasmissione televisiva di Rai Tre “Chi l’ha visto?”. Subito dopo il macabro rinvenimento, il corpo della donna è stato trasportato presso l’Istituto di Medicina Legale di Caserta, dove, su disposizione della competente autorità giudiziaria, sarà eseguito l’esame autoptico di rito. In margine alla notizia in quanto tale, va detto che purtroppo che non è la prima volta che le cronache casertane sono costrette ad occuparsi di episodi di scomparse di anziani e psicolabili da strutture di cura a vocazione residenziale dell’intera regione Campania. Quì, senza isole franche si sorta, non sono pochi casi più o meno simili a quello della Pimpinella. Il fatto è che, tradendo un pressappochismo mentale ed organizzativo più che disarmante, molta parte del personale addetto ai servizi specifici si dimostra non a

all’altezza del suo compito. La speranza generale, ma soprattutto di quanti sono obbligati a tenere i loro cari in case di riposo o anche curative è che si innalzi fino a livelli accettabili il grado di umanità e professionalità di quanti lavorano a stretto contatto con persone che, in un certo modo, hanno bisogno di vera assistenza e sano conforto. Ne va della dignità di tutti e di ciascuno.