Ripartire con la cultura – Bilancio di attività 2010-2020
Dopo 10 anni di attività è doveroso ricordare che l’idea di definire la nostra rete “Le Piazze del Sapere†prese spunto dalla lettura di un bel libro edito da Laterza e scritto da Antonella Agnoli, grande studiosa ed esperta nella progettazione di biblioteche in tutto il mondo. Alla luce di tante iniziative, in una terra difficile ora è giunto anche un prestigioso quanto gradito riconoscimento. Infatti, in questi giorni ci è stata comunicata dal CEPELL del MIBACT una bella notizia: “L’iniziativa con la quale ha aderito alla campagna del Maggio dei Libri 2020, “Le Piazze del Sapereâ€, dell’Associazione Le Piazze del Sapere di Caserta, è stata selezionata da un’apposita commissione e ha ottenuto una menzione speciale al Premio Maggio dei Libri per la categoria Associazioni culturali, istituti culturali, centri studi e ricercheâ€. La cerimonia di premiazione si svolgerà nel corso di una prossima partecipazione del Centro per il libro a una fiera nazionale, se sarà possibile nonostante la difficile situazione pandemica, secondo modalità ancora da concordare.
Dal report che abbiamo preparato viene fuori una mole di iniziative realizzate dalla Piazze del Sapere/Aislo Campania veramente sorprendente per quantità e qualità . Infatti, se calcoliamo gli eventi e gli incontri realizzati a Caserta ed in altre città nel periodo 2010-2020 ne contiamo oltre 800: non solo per presentazione di libri ma anche di progetti e percorsi educativi di un certo spessore, come quelli legati a “Letture di gusto†e quelli del ciclo “cittadinanza e dirittiâ€: una “vera e propria epifania della culturaâ€(S. Eisenberg), di cui sono stati partecipi e protagonisti diverse personalità del mondo dei saperi, dell’università e del lavoro, della letteratura e della poesia, del teatro e del cinema, del giornalismo e del terzo settore, alcuni di livello nazionale e mondiale (oltre ai tanti preziosi contributi provenienti dal territorio). Analizzando questi dati – di cui forniamo anche una scheda riepilogativa – si può ben dire che l’obiettivo principale è stato praticato: diffondere e promuovere la cultura come fattore di coesione sociale, di educazione permanente alla cittadinanza attiva e consapevole. Tutto questo è stato realizzato grazie alla proficua collaborazione tra la rete di associazioni del terzo settore con lo staff della libreria Feltrinelli (e delle altre librerie casertane come Giunti, Guida e Pacifico, di Spartaco a S. Maria Cv, della Biblioteca Civica Ruggiero e di quella Diocesana, dell’Enoteca Vigna Felix della Camera di Commercio) sempre disponibili con un grado elevato di accoglienza e professionalità . Per la comunicazione e diffusione delle iniziative è stato importante il ruolo di Umberto Riccio, con il suo portale www.casertaturismo.it e la rete di imprese su canapa Sativa, insieme con le redazioni dei giornali locali e dei vari social. Nello stesso tempo va menzionato l’apporto di alcune reti associative nazionali, come Aislo e da poco l’ Osservatorio per il Sud, di quelle campane come Città della Scienza e Infiniti Mondi, che ci hanno consentito di dare agli eventi una dimensione non solo locale, ma nazionale e più globale. Senza trascurare l’apporto decisivo che le Piazze del Sapere hanno ricevuto da tanti amici e compagni di viaggio, amanti della cultura, esperti nelle varie discipline e campi della conoscenza, preziosi collaboratori nella organizzazione degli eventi, per il loro coordinamento e come relatori sui vari libri o argomenti. I principali filoni di attività sono stati: a)Incontri brevi con la presenza degli autori, per presentare libri e progetti culturali. b)Eventi di tipo seminariale su storia e memoria – su legalità e stato sociale; su beni culturali ed ambientali; su tematiche di genere per le pari opportunità e di integrazione; su ricerca e innovazione. Di particolare rilievo sono stati due progetti fondati su percorsi tematici: a) Il primo “Letture di gusto. Libri, cibo e territorio†si è articolato con decine di eventi dedicati ai temi del benessere e della qualità della vita per uno sviluppo ecosostenibile e per l’agricoltura sociale. b) Il secondo percorso di seminari dedicati ai temi dell’economia civile e della finanza etica, con la partecipazione di alcuni dei massimi esperti in materia. Con particolare attenzione alla educazione per la lotta contro l’azzardo ed ogni forma di ludopatia, l’usura ed estorsione per affermare una cultura della legalità democratica nelle scuole e nel territorio. c) Particolarmente significativa è risultata l’attività svolta durante l’estate a Castel Volturno sul mare e nella Civita, con una intensa programmazione di iniziative promosse dalla “piazza dei saperi e dei coloriâ€, in un’area come quella domiziana sempre densa di contraddizioni, ma anche di tante opportunità di crescita sociale e civile. Qui in particolare sono stati trattati i temi legati ai prodotti tipici, a quelli dell’accoglienza e della multiculturalità (Un ponte tra le culture) e della legalità democratica. Infine, va detto che molto significativo è stato il contributo offerto da alcune associazioni giovanili, come COMBO. Ed anche da Unicampania, in particolare con i Dipartimenti di Scienze, di Economia ed il DILBEC. Infine, è stato decisivo lo spirito di collaborazione e di accoglienza del direttore e di tutto lo staff di alcune librerie cittadine, a partire da La Feltrinelli, fino a Giunti e Pacifico,sempre di alto profilo e disponibilità . Come anche la disponibilità della Camera di Commercio e della sua Azienda Speciale Asips per l’Enoteca “Vigna Felixâ€. Questa esperienza ci dice che si può ripartire con la cultura per avviare nuove condizioni di riscatto civico e di coesione sociale (anche in territori difficili come quelli tristemente noti come Gomorra), come dimostrano i progetti finanziati dalla Fondazione con il Sud per la lotta alla dispersione scolastica e per la costruzione di una rete di economia sociale (La RES), da ultimo con il progetto Bibliotecabenecomune a Caserta con “Città Viva†e “Nati per leggereâ€. Negli ultimi anni abbiamo deciso di rafforzare le competenze impegnate nelle varie attività e dare un carattere di maggiore collegialità agli eventi della rete, con l’insediamento di un Comitato Scientifico, che esprime un alto livello di integrazione di competenze, che vengono messe a disposizione in modo volontario come un vero e proprio “valore aggiunto†per far diventare la conoscenza un “bene comune†dei cittadini. In un momento triste di emergenza sanitaria, si dimostra che con la cultura si può ripartire anche in una realtà difficile.