RICORSO ATTI SOTTOSCRITTI DA DIRIGENTI ILLEGITTIMI

La sentenza di Corte Costituzionale depositata il 17/03/2015, n. 37, ha sancito l’illegittimità dell’art. 8, comma 24, D.L. n. 16/2012, convertito in legge n. 44/2012, cioè la norma che ha consentito alle Agenzie fiscali di assegnare incarichi dirigenziali senza l’indizione di concorso pubblico.
Abbiamo pubblicato una bozza di ricorso che contiene alcune delle eccezioni di illegittimità che possono essere avanzate avverso gli avvisi di accertamento (o cartelle di pagamento) firmati o sottoscritti dai funzionari che hanno assunto incarichi dirigenziali senza l’indizione di un concorso pubblico.
Il documento, che aggiorna il format precedentemente pubblicato, riprende in larga parte, sia le osservazioni espresse dai Giudici costituzionali sottese alla pronuncia n. 37/2015, sia le osservazioni del Consiglio di Stato, sia i passi più salienti delle sentenze emesse dalla Corte di Cassazione e dai Giudici tributari che hanno condiviso le doglianze dei contribuenti, eccependo l’illegittimità dei provvedimenti impositivi, vale a dire avvisi di accertamento o dei ruoli sottesi all’emissione delle cartelle di pagamento.
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