RACCOLTA DIFFERENZIATA
La Regione Campania arriva solo al 55,6% di RD nonostante lo sforzo di tante comunità e di due Provincie (Benevento e Salerno) che superano il target europeo del 65%, mentre Avellino lo sfiora. Le altre Provincie sono poco adeguate nel gestire controlli sulle municipalità, ha notato la Segreteria della Confederazione Cisas.
Il totale dei Rifiuti prodotti in Campania si attesta a circa 3 mila tonnellate/anno con un incremento dell’1 %.
L’analisi del mancato decollo riguarda le Provincie di Napoli, al 50%, e Caserta al 54%.
Nella provincia di Caserta brillano i Comuni di Santa Maria a Vico 86%, Marcianise e Mignano Monte Lungo 88%, Arienzo 82%, Caiazzo 79%.
Nella provincia di Napoli, Cimitile 93%, Ottaviano 92%, Massa di Somma 87%, Bacoli 84%, S. A. Abate 81%, Visciano e Tufino 80%, Cicciano 79%, Palma Campania e Camposano 78%.
È evidente la latitanza dell’Anci Campania, che negli anni passati aveva mostrato attenzione alle buone pratiche.
Resta il rammarico in molti Comuni delle Provincie di Napoli e di Caserta ove la Raccolta Differenziata è tra il 30% e 40%, creando un discredito sull’intera Gestione Regionale.
La Regione deve aprire, secondo la Cisas, un confronto con quelle realtà associative e Comunità virtuose. La comunità campana soffre attualmente di emergenze con un notevole costo economico ed un grave danno alla salute favorendo le Ecomafie.
Si potrebbero proporre, secondo la Cisas, interventi sui temi ambientali predisponendo anche il commissariamento di quei Comuni non in linea con la percentuale regionale.
Segreteria Cisas Campania