Quel “ma†segna il passaggio dall’Antico al Nuovo Testamento!
12 febbraio 2023 — VI Domenica T.O. (A)
Quel “ma†segna il passaggio dall’Antico al Nuovo Testamento!
1) Dopo un enunciato “Non sono venuto per abolire, ma per dare
compimento†Gesù sviluppa con esempi questo suo “compimentoâ€.
Gesù porta a compimento la religione dell’Antico, perciò il Nuovo
Testamento continua l’Antico, ma insieme lo supera: esso è come il
frutto rispetto al seme e alla gemma. Gesù ha spazzato tante leggi,
prescrizioni, proibizioni, perché il nostro cammino nell’amore sia
leggero e interiore. È la novità di Gesù: non si tratta di osservare le
leggi, ma di fare la volontà di Dio; non di osservare l’esterno ma di
curare l’interno; non il freddo regolamento ma una Persona da amare.
2) Questo brano di Vangelo ci trasporta in una zona di massimo rischio, in mare profondo, o su una
cima altissima. Guai a immergersi nell’abisso senza l’attrezzatura subacquea, o a lanciarsi dall’alto
senza il paracadute. Le parole di Gesù sono state come una pietra lanciata contro un cristallo,
mandandolo in frantumi, o come un macigno precipitato in uno stagno tranquillo, suscitando
spruzzi fastidiosi. Quei sei “Ma†hanno centrato il nostro perbenismo. Quei sei “Ma†segnano il
passaggio dall’Antico al Nuovo Testamento: continuità , ma anche rottura. E noi, per difenderci da
quelle parole urtanti di Gesù, ne abbiamo addomesticato il senso; al “Ma†di Gesù abbiamo così
sostituito il nostro meschino “maâ€: “Non uccidere … ma in alcune circostanze è lecitoâ€, e siamo
diventati carnefici. “Amate i nemici … ma in alcune circostanze occorre farsi rispettareâ€, e siamo
diventati crudeli!
3) Non è intenzione di Gesù sostituirsi a Mosè, né opporre il Nuovo Testamento all ’Antico, ma
completare la Legge con un “di piùâ€, e questo “di più†è il cuore. Non basta , quindi, non uccidere:
bisogna non adirarsi; non basta non commettere adulterio: bisogna non desiderare la donna degli
altri; non basta lavarsi le mani: bisogna purificare l’interiore; non basta fare monumenti ai profeti
uccisi: bisogna ascoltarli; non basta dire tante preghiere: bisogna avere fede; non bastano gli atti di
culto: bisogna essere misericordiosi.
4) Non è vero che “in medio stat virtusâ€. Gesù non appare come un conciliatore; è sempre dalla
parte di qualcuno. Anche i santi non hanno conosciuto gli equilibri; i fondatori sono stati più
rivoluzionari dei loro seguaci; i profeti sono stati combattuti dai burocrati. Se la virtù fosse nel
mezzo, non avremmo avuto né i martiri né i santi, il cui posto è sempre in prima linea, e la loro
pedagogia è sempre la sorpresa. Solo i santi, nel loro realismo spericolato, hanno preso questo
discorso in pieno e sul serio. Per loro, quelle “assurdità †sono diventate saggezza quotidiana; quei
tremendi imperativi si sono mutati in stile di vita.
5) È una dura lezione per noi, ammalati di “primiteâ€, preoccupati di fare sempre bella figura, di
ridurre tutto a buon senso! Questo Vangelo è servito a tanti per parlare male dell’ebraismo,
presentato come la religione dell’esteriorità . Al Signore sta a cuore la “ortoprassia†più che la
“ortodossiaâ€, il fare più che il sapere, il servizio dell’uomo più che il culto del tempio, insomma “il
grembiule del servitore†più che “la divisa del religiosoâ€. Dio cerca adoratori “nello spirito e nella
verità â€; non gli interessa il nostro curriculum professionale, ma la nostra testimonianza
esistenziale: chi fa la sua volontà è a Lui gradito, a qualunque popolo e religione appartenga! La
parola di Dio, viva e tagliente, mette nell’uomo una salutare inquietudine, non è fatta per
mantenere gli equilibri, per essere dolce ai ricchi e ai poveri, ai padroni e agli oppressi.
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6) Ci sono delle infatuazioni ideologiche, teologiche, consumistiche, che portano all’ossessione. È
vero quanto scrive U. Eco nel suo bel romanzo Il nome della rosa: “L’Anticristo può nascere dalla
stessa pietà , dall’eccessivo amor di Dio o della verità , come l’eretico nasce dal santo e
l’indemoniato dal veggente. Temi, o Adso, i profeti e coloro che sono disposti a morire per la verità ,
che di solito fanno morire moltissimi con loro, spesso prima di loro, talvolta al loro posto. Forse il
compito di chi ama gli uomini è di fare ridere della verità , fare ridere la verità , perché l’unica veritÃ
è imparare a liberarci dalla passione insana per la verità â€. BUONA VITA!
Le Sante Radici – הש××¨×©×™× ×”×§×“×©×™×
Per contatti: francescogaleone@libero.it