Quando lo sposo sarà loro tolto, allora digiuneranno.

Venerdì 7 marzo 2025

Quaresima

Venerdì dopo le Ceneri

+ VANGELO (Mt 9,14-15)

Quando lo sposo sarà loro tolto, allora digiuneranno.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Il Vangelo di oggi lascia intendere che era consuetudine per Gesù e i suoi discepoli non digiunare, ma non è così, lo sappiamo dagli scritti dei Santi del I secolo e dalla rivelazione autentica alla mistica Maria Valtorta. Questa mistica è stata perseguitata dai nemici di Gesù per il grande valore delle rivelazioni, ma Papa Pio XII e San Pio da Pietrelcina consigliavano di leggere le rivelazioni di Gesù e della Madonna.

Gesù fece molti digiuni e poteva anche non mangiare nulla per tutta la vita, però non agiva come gli uomini, essendo Dio intendeva più di tutti che la fraternità si crea con la condivisione e mangiava insieme ai discepoli e a quanti Lo invitavano. Lui andava per convertire dove Lo invitavano e non per trascorrere serate mondane, si presentava per spiegare la Buona Novella del Vangelo. Io che voglio imitare Gesù, non mi sono mai concesso una serata mondana e quando sono fuori è esclusivamente per salvare le anime, per fare sano e santo apostolato.

Il digiuno serve a purificare l’anima, espiare i propri peccati, ricevere lo Spirito di Dio, anche come disintossicante del corpo e della mente.

La domanda che affiora alla mente di chi è poco esperto nella spiritualità è questa: perché il cristiano deve sottoporsi alla pratica del digiuno?

Primo perché lo ha fatto Gesù e lo ha insegnato, poi perché la sana spiritualità cristiana insegna che per estinguere o quantomeno affievolire le inclinazioni cattive che ci portiamo dalla nascita con il peccato originale, è indispensabile mortificarci, rinunciare a tante cose che piacciono.

È una penitenza, un sacrificio che viene offerto con amore perché è chiara la finalità.

Chi ha letto le biografie dei Santi, ha conosciuto che essi digiunavano e rafforzavano la volontà, l’intelletto illuminato dalla Fede guidava la loro volontà, vincevano i vizi e le tentazioni, ricevevano Grazie.

Il digiuno era, allora come oggi, una manifestazione dello spirito di penitenza che Dio chiede all’uomo. La penitenza è già nell’Antico Testamento un atto religioso, personale, che ha come termine l’amore e l’abbandono nel Signore.

Comunque, il digiuno è solo una delle forme di penitenza. Esistono altre forme di digiuno, come la penitenza corporale che dobbiamo praticare, che ci facilitano la conversione e la comunione con Dio.

C’è il digiuno della mente anch’esso importante: l’orgoglio e la superbia. Poi i giudizi, i cattivi pensieri, le curiosità, le maldicenze, ecc.

Con la PENITENZA si espiano colpe o peccati, significa fare ammenda per le proprie colpe, sopportare con pazienza sofferenze di varia natura.

Con il termine SACRIFICIO intendiamo un atteggiamento simile alla penitenza, è un’offerta al Signore delle proprie tribolazioni, anche l’offerta della propria vita dinanzi a pericoli contro la nostra Fede.

SACRIFICARSI è essenzialmente un atto volontario che richiede una privazione o rinuncia deliberatamente affrontata, anche subita per necessità.

Senza il DIGIUNO fatto per amore di Gesù, senza la penitenza e il sacrificio, il cristiano resta quello che è, anzi, perde progressivamente la buona spiritualità e arriva ad una Fede tiepida, dopo essersi svuotato di ogni interesse spirituale ed avere abbandonato la Volontà di Dio.

Si diventa dominatori nel bene della propria volontà solo quando si iniziano a respingere con assoluta decisione i giudizi, i pensieri perfidi, le opere cattive, l’ambiguità, la falsità, l’ipocrisia, i vantaggi disonesti, le ricompense non meritate, il comportamento ingannatore.

Serve a poco o nulla pregare o celebrare la Messa se non c’è la volontà di piacere a Gesù e di imitare la Madonna. Focalizziamo questi aspetti.

Per conoscere veramente Gesù bisogna meditare la Via Crucis. Questa è una devozione incoraggiata da Lui e fa comprendere i suoi dolori.

È una pratica santa meditare e ripassare tutti i venerdì le quattordici stazioni della Passione e Morte di Gesù. Solo così ci innamoriamo profondamente del Signore. Non mancate di stare vicini a Gesù, meditando con amore e interesse le terribili sofferenze che ha sofferto per ognuno di noi.

Attraverso questa devozione contempliamo l’Umanità Santissima di Gesù che si rivela a noi soffrendo come Uomo nella sua Carne, senza perdere la maestà di Dio.

Ogni volta che Gesù cade sotto il peso del legno dobbiamo riflettere che sono i nostri peccati e di tutti gli uomini a schiacciarLo, ma i buoni propositi che ci proponiamo e mettiamo in pratica, Lo consolano e ci permettono di diventare simili a Lui.

Con la meditazione della Via Crucis, comprendiamo il valore salvifico della sofferenza e riusciamo ad accettarla con amore e pazienza.

 

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…  

Atto di consacrazione personale

e di riparazione al Cuore di Gesù

O Cuore dell’amatissimo mio Gesù, Cuore adorabile e degno di tutto il mio amore, io, acceso dal desiderio di riparare ed espiare le offese sì numerose e tanto gravi a Te fatte, ed anche per non macchiarmi io stesso, per quanto mi è possibile, della colpa di ingratitudine, Ti offro il mio cuore con tutti i suoi affetti, anzi Ti do e consacro tutto me stesso.

O Gesù, amore dell’anima mia, spontaneamente io offro al Tuo Cuore tutto il valore soddisfattorio che potranno avere le preghiere, gli atti di penitenza, di umiltà, di obbedienza e di ogni altra virtù che farò durante tutta la vita, sino all’ultimo respiro: accettali per quanto sia poco e assai misero quello che io Ti offro.

Per la Santa Chiesa e per i Sacerdoti

O Gesù mio, ti prego per la Chiesa intera: concedile l’amore e la luce del tuo Spirito, rendi efficaci le parole dei Sacerdoti, affinché spezzino anche i cuori più induriti e li facciano ritornare a Te, o Signore.

Signore, dacci Sacerdoti Santi, e Tu stesso conservali nella serenità.

Fa che la potenza della tua Misericordia li accompagni dovunque e li custodisca contro le insidie che il demonio non cessa di tendere all’anima di ogni Sacerdote. La potenza della tua Misericordia, o Signore, distrugga tutto ciò che potrebbe offuscare la santità del Sacerdote, perché Tu sei Onnipotente.

Ti chiedo, Gesù, di benedire con una luce speciale i Sacerdoti dai quali mi confesserò nella mia vita. Amen.

Consacrazione dell’Italia

O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, tu hai sempre guardato all’Italia con quello stesso occhio di predilezione con cui l’ha guardata il tuo figlio Gesù.

Tu hai voluto questa terra disseminata dei tuoi Santuari.

Te la consegniamo, questa nostra Patria: sia sempre tua e del tuo Figlio; custodiscila.

Sia pura la Fede, siano buoni i costumi, siano ordinate le famiglie, sia cristiana la scuola; e regni la giusta pace tra tutti.

Che questa Italia continui a svolgere e compia sempre meglio la sua missione: di essere centro vivo ed operante di civiltà cristiana.

Salve Regina

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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