Proseguono sul binario del meraviglioso le lezioni-spettacolo dell’Accademia Palasciania, chiuso il ciclo sulla mitologia e aperto quello sulle forme narrative da Dante alla fantascienza.

Proseguono sul binario del meraviglioso le lezioni-spettacolo dell’Accademia Palasciania, chiuso il ciclo sulla mitologia e aperto quello sulle forme narrative da Dante alla fantascienza.
Avrà un orario diverso dal solito (in ragione della commemorazione di Pompeo Pelagalli, che si terrà nel Duomo di Capua alle ore 18:00 dello stesso giorno) l’undicesima puntata del XVI festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, gioco e umana armonia «Dedalo o il sublime. Un percorso nel labyrinthus mundi tra mito e storia».
L’appuntamento, a ingresso libero, è per le 18:55 di sabato 22 febbraio – grazie alla collaborazione di Capua Sacra – nella chiesa diSan Salvatore a Corte (via Principi Longobardi 19). Qui Marco Palasciano terrà due lezioni-spettacolo brevi, separate da un intervallo, ambedue incentrate su Dante Alighieri.
La lezione n. 15 – «Anno nuovo, incipit vita nova. Ognuno ha in cuore la sua stella pura» – tratterà di Beatori e Beatrici, per poi svoltare in una galleria di specchi atta a illuminare il valore di ogni singola persona.
La lezione n. 16 – «Lectura Dantis e teatro selvaggio» – vedrà Palasciano introdurre la «Commedia» e declamare il canto I dell’«Inferno»; inoltre, se non si sarà troppo in ritardo, si terrà una sessione di laboratorio teatrale ispirata alla selva oscura.
Ricordiamo che per partecipare non vi è necessità di aver seguìto le puntate precedenti, e che il programma dettagliato di «Dedalo o il sublime» è consultabile nel blog dell’Accademia Palasciania.