PRESIDENZIALI AMERICANE: UNA SCELTA SCOMODA
di Raffaele CARDILLO
Anche se abbiamo una limitata esperienza di politica internazionale, il nostro buonsenso ci induce, comunque, ad emettere un giudizio poco lusinghiero sui due candidati alla Presidenza degli Stati Uniti, crediamo che la scelta sia stata poco accorta, non lungimirante, data, a nostro avviso, la modesta caratura dei concorrenti alla poltrona più ambita e rischiosa al mondo.
Siamo dell’opinione che non abbiano <le phisique du role> a interpretare la parte, per carenze addebitabili a ridotte esperienze in campo diplomatico e, soprattutto, i variegati incidenti di percorso che hanno costellato il loro operare pregresso, degli eventi negativi che mal depongono per chi abbia aspirazioni di detenere i destini del Pianeta!
Circa le qualità di Donald Trump, oltre che essere miliardario, sembra che ne abbia davvero poche, quelle che emergono, invece, sono le sue strampalate dichiarazioni, i suoi atteggiamenti da guascone, le sue intemperanze che lo fanno apparire misogino e xenofobo, caratteristiche che lo qualificano inadeguato a rivestire un ruolo altamente delicato, dove necessitano equilibri psichici di notevole portata nella gestione di tensioni internazionali, dove occorre una lucidità interpretativa e una fredda determinazione nelle scelte, che potrebbero essere suscettibili di olocausto nucleare.
Francamente lo riteniamo troppo fragile e vanesio, e facile preda del suo narcisismo smisurato, quindi naturalmente da scartare!
La figura di Hillary è molto più complessa, ma non meno pericolosa del suo <competitor>, i suoi legami con le onnipotenti Monarchie del golfo, vedi Arabia Saudita e Qatar, munifici finanziatori della sua Fondazione con l’erogazione di milioni di dollari e, purtroppo, sono ritenuti anche sponsor dell’Isis, l’esercito di tagliagole islamico creato ad hoc per destabilizzare Paesi come Siria ed Iraq, confidenza fatta dalla Clinton ad un suo collaboratore attraverso una e-mail, e svelata da Wikileaks, un tremendo colpo all’immagine della candidata presidenziale che ne ha ridimensionato il prestigio, si aggiunga che è un’aperta sostenitrice dell’Ultraliberismo con tutti i danni relativi di questa Scuola di pensiero.
Inoltre, si può tranquillamente affermare, che è un’illustre rappresentante dei poteri forti che governano il mondo, la cosiddetta <global class>, che corrisponde ai nomi di Goldman Sachs, JP Morgan e George Soros, generosi finanziatori della sua campagna elettorale.
Per non parlare del suo acceso interventismo in tutti i focolai di guerra che insanguinano i Paesi del mondo.
Aspetti di una personalità contorta che fanno pensare, sarebbe davvero criminale affidare le sorti dell’Umanità a un personaggio aduso agli avventurismi e sprovvisto di qualsiasi senso etico!
Alla luce di quanto suesposto, siamo del parere che chiunque vinca dei due candidati, non ci sia di che gioire, vogliamo solamente sperare che le nostre valutazioni siano fallaci, lo desideriamo ardentemente per la specie umana, che possa continuare la sua esistenza “nella Pace e nella Tranquillità â€!