Continua la rassegna Teatri di Pietra a Piedimonte Matese nello scenario molto particolare del Parco Archeologico del Monte Cila e continuano ad essere protagonisti i miti dell’antica Grecia. Dopo la Medea di Euripide, rappresentata il 28 luglio, è stata la volta degli Argonauti “raccontati†mirabilmente da Virginio Gazzolo lo scorso 1 agosto. Col pretesto teatrale di una conferenza sul tema, il protagonista e regista dello spettacolo, ha fatto rivivere le gesta di Giasone e dei suoi compagni che si imbarcano sulla nave Argo e partono per le terre lontane oltre l’Ellesponto, alla ricerca del mitico Vello d’oro, simbolo del potere e della prosperità . Toccando abilmente con la voce tutti i registri, dal comico al tragico, Gazzolo narra delle mille imprese degli Argonauti, delle ingerenze divine e delle illusioni umane, fino a toccare ancora il dramma di Medea, assassina del fra tello per amore o voglia di libertà e poi dei figli per vendetta e per orgoglio. Alla fine il racconto rivela il suo messaggio: la vanità di tutte le guerre, l’illusorietà delle imprese e delle ambizioni umane, per le quali si sacrificano uomini, sentimenti e rispetto della verità . Un messaggio estremamente moderno o forse eterno come i miti greci messi in scena in queste belle serate molto gradite dal numeroso pubblico di Piedimontesi e di visitatori che restano incantati anche dalla bellezza del luogo. Così come è rimasto incantato Virginio Gazzolo, infaticabile nonostante i suoi 74 anni, che è stato ringraziato al termine da un lungo e caloroso applauso del pubblico e del Sindaco Vincenzo Cappello che, insieme all’Assessore Costantino Leuci, organizzatore della rassegna, ha consegnato all’attore un oggetto dell’artigianato locale e ha dato appuntamento al 5 agosto, quando un altro grande vecchio del teatro nazionale, Cosimo Cinieri, proporrà un viaggio nella grande poesia italiana di tutti i tempi col suo Canzoniere italiano.
Pietro Rossi
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