Piedimonte Matese.Clarus, nuovo look per il decennale.
di Pietro Rossi
 Il giornale diocesano Clarus, che nel 2010 ha festeggiato il suo primo decennale, dalle prossime settimane sarà , ogni mese, in tutte le edicole della provincia di Caserta. Si chiamerà Periodico cattolico del Matese e dell’Alto Casertano. La presentazione del primo numero del 2011 si terrà domenica 9 gennaio, alle 18.30, presso la sala multimediale del Seminario Vescovile, in Piedimonte Matese: il periodico, in formato magazine a colori, comincia la sua nuova avventura con una foliazione di 16 pagine. Direttore editoriale è don Emilio Salvatore; direttore responsabile Gianfrancesco D’Andrea. Il primo numero del 2011 contiene diversi servizi di approfondimento sul territorio, sulla sanità , sulla cultura e sulla storia locale. L’obiettivo è quello di mettere in evidenza, in maniera costruttiva e propositiva, problematiche sociali, territoriali, politiche, ambientali, sollevando un dibattito pubblico fra i 24 comuni della Diocesi, situati fra la catena appenninica del Matese e le cime del Monte Maggiore. Il messaggio cristiano, dunque, attuato sotto forma di costante dialogo fra le comunità civiche, con un focus permanente sulle attese dei cittadini e sui bisogni sociali del territorio. “Il nostro giornale – scrive il vescovo, Mons. Valentino Di Cerbo (nella foto), nell’editoriale di presentazione del nuovo format – rappresenta una scommessa, con cui la Diocesi di Alife-Caiazzo intende stimolare la riscoperta e la messa in eccellenza della profonda identità religiosa e culturale del proprio territorio, attraverso uno strumento di dialogo e di comunione tra quanti vi abitano, vi operano e lo amano. Clarus si rivolge a tutti: a chi crede, a chi è in ricerca, a chi guarda la Chiesa dall’esterno. L’ambizione del giornale è quella di rendersi, presso l’opinione pubblica e le Istituzioni, testimone della passione che i cristiani nutrono verso la propria terra e che da sempre rappresentano un elemento costante di qualità della nostra convivenza civile, offrendo una lettura cristiana degli avvenimenti e facendosi voce di poveri, immigrati, diversamente abili. Si propone, inoltre, di recuperare “l’altra metà ” della vicenda umana e culturale della comunità alifano-caiatina: quel vasto mondo dell’emigrazione che, in contesti lontani, vive i valori della nostra terra e la ricchezza delle sue radici e della sua fede e che costituisce una grande riserva di intelligenze, di passione e di valori, da convogliare nella attuale vicenda umana e spirituale, per renderla più aperta al mondo, più capace di confronto e umanamente più ricca”. In occasione della presentazione della nuova veste grafico-editoriale del periodico, ci sarà la rappresentazione del testo teatrale scritto e interpretato da Pierluigi Tortora e Michele Tarallo L’Inchiesta: il lavoro offre una visione inusuale della figura di San Pio da Pietrelcina che, incalzato dalla raffica di domande poste dal suo interlocutore, racconta la propria identità .