PIEDIMONTE MATESE. ARRIVA DALLA REGIONE LA DEROGA AL DIVIETO TEMPORALE DI SPANDIMENTO DEGLI EFFLUENTI ZOOTECNICI.
Il Consiglio Regionale della Campania ha recentemente approvato la Legge Regionale n. 14 del 22 novembre 2010, pubblicata sul BURC n. 77 del 24 novembre 2010, avente come oggetto “Tutela delle acque dall’inquinamento provocato da nitrati di origine agricolaâ€, che disciplina, tra l’altro, l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento sul territorio regionale ed in particolare stabilisce anche il divieto di spandere i liquami zootecnici dal 1° dicembre fino alla fine del mese di febbraio di ogni anno. Contemporaneamente vista l’eccezionale ondata di maltempo, caratterizzata da violente precipitazioni che si sono abbattute sul territorio regionale e che ha determinato una grave crisi per l’agricoltura ed in particolare per il settore zootecnico e che le continue piogge del mese di novembre hanno altresì impedito lo spandimento degli effluenti zootecnici provenienti dagli allevamenti nei terreni saturi di acqua, comportando un notevole riempimento delle vasche di stoccaggio, la Regione Campania con successivo Decreto Dirigenziale n. 735 del 30/11/2010 ha concesso una deroga di 30 giorni, a partire dal 6 dicembre, al divieto temporale di spandimento degli effluenti zootecnici. Ricordiamo che i comuni, totalmente o solo parzialmente, ricadenti nelle zone di territorio che scaricano direttamente o indirettamente composti azotati di origine agricola o zootecnica in acque già inquinate o che potrebbero esserlo in conseguenza di tali tipi di scarichi dell’alto casertano sono Piedimonte Matese, Gioia Sannitica, San Potito Sannitico e Vairano Patenora. A tal proposito è bene ricordare che recentemente e stata portata a termine, coordinata dal Dott. Ceglie della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, un’operazione del Corpo Forestale dello Stato che, dopo una serie di attivita’ di monitoraggio inerenti proprio la Direttiva sui Nitrati, ha portato al sequestro di una Azienda zootecnica con 1.600 capi bovini, nell’alto casertano, che smaltiva ingenti quantitativi di liquami illecitamente versati attraverso un sistema di canalizzazioni interrato nel fiume Volturno. Pietro Rossi