Anche a Piedimonte Matese, centro commerciale più rappresentativo dell’alto casertano, siamo agli ultimi giorni di saldi estivi. Dal primo momento c’è stato il sentore che quest’anno l’andamento era particolarmente lento, poi c’è stata la conferma di un vertiginoso calo di vendite. Nella settimana di ferragosto, alcuni commercianti del centro hanno tentato il tutto per tutto, ma la situazione nonostante i prezzi ribassati, in alcuni casi anche fino al 70% non è migliorata. Secondo l’Associazione dei Contribuenti che ha fatto un’indagine, solamente il 50% dei consumatori italiani ha potuto permettersi di andare a fare shopping nel periodo dei saldi. L’altra metà invece non ha potuto spendere, perchè i soldi solitamente destinati ai saldi, sono stati utilizzati per il pagamento di tasse, prestiti e mutui. Anche a Piedimonte Matese e nell’alto casertano la situazione ha rispecchiato l’andamento nazionale con una flessione delle vendite stimabile intorno al 30% rispetto al 2009. La crisi c’è e si sente. Alla luce di tutto ciò le organizzazioni di categoria dei commercianti, mettono in discussione il sistema che regola i “Saldi di fine stagioneâ€. I saldi così come sono fatti hanno perso di credibilità quindi vanno rivisti nell’interesse dei consumatori e degli operatori. In breve queste le richieste che vengono fatte da più parti: la data di inizio dei saldi deve essere uniformata e deve essere la stessa per tutte le regioni italiane, il periodo di saldi deve partire dal mese di Agosto per gli estivi e dal mese di Febbraio per quelli invernali, cioè deve essere veramente di “fine stagione†e non deve superare le quattro settimane. Inoltre viene richiesto un maggior controllo, degli organi preposti, alle vendite straordinarie e alle of ferte promozionali fuori periodo che arrecano gravi danni ai commercianti corretti e al sistema saldi.