PERIFERIE: LONTANE DAGLI OCCHI, LONTANE DAL CUORE.
SANTA MARIA LA FOSSA
di Peppino PASQUALINO
Succede nelle grandi metropoli, nelle medie e piccole città , paesi più o meno grandi, frazioni, villaggi, in ogni luogo in cui oltre al centro esistono le periferie. Tutto si concentra nei centri storici, nei luoghi delle spese (shopping per gli amanti degli inglesismi, ndr), nei posti molto frequentati (movida per gli esterofili, ndr), dove si poggia maggiormente l’occhio pubblico, quell’occhio che in certe occasioni diventa “giudiceâ€. Ma non esiste alcuna norma che impone un tributo in base al luogo in cui si abita, in cui si vive e in corrispondenza dei servizi ricevuti.
In altre parole il tributo versato per ricevere in cambio l’igiene pubblico è di uguale misura per il cittadino che vive in centro e per quello che vive in periferia. Però, ed è il caso evidente anche a Santa Maria la Fossa, a sentire le lamentele di tanti, nelle periferie si tende a stemperare nel tempo gli interventi di pulizia; la prova evidente la testimonia la crescita di presenze erbacee. Quello che maggiormente lamentano i cittadini sono le condizioni di alcune strade, trascurate dal punto di vista ambientale; tracciati viari lungo i quali è praticamente impossibile la percorrenza pedonale senza interessare la carreggiata. In alcune strade i cittadini si vedono costretti a evitare il marciapiede per calpestare la carreggiata riservata agli autoveicoli, mettendo così a repentaglio la propria vita.
Specialmente nel periodo primaverile ed estivo lo sviluppo consistente di presenze arboree non offre un aspetto gradevole al passante e al forestiero che attraversa le periferie; è quasi storica la lamentela riguardante il tracciato di marciapiedi che dall’estrema periferia a ovest del centro urbano si inoltra in direzione di Grazzanise. L’unica passeggiata possibile per i “fossatariâ€,senza l’assillo delle macchine, resta quella dei larghi marciapiedi lungo la provinciale 333 che però si presentano impraticabili perché invasi da erbacce e arbusti.
Il tributo annuale versato dai cittadini dei luoghi periferici, però, resta perfettamente uguale a quello versato da chi vive nel centro storico, luogo in cui si concentrano gli interventi di ordinaria pulizia. Non sarebbe il caso di valutare una certa differenziazione tributaria? Eh no! Con questa azione si accetterebbe l’effettiva disparità di trattamento. E allora che fare? Niente, vivere nella speranza che anche le periferie acquistino decoro.