Pastorano-E’ nata l’acqua del Sindaco

Da oggi i cittadini Pastoranesi hanno a disposizion…e una fontana di acqua pubblica filtrata, refrigerata e, volendo, gasata, a cui approvvigionarsi. Collocata in via Sandro Pertini (c/o la Villa Comunale), la casa dell’acqua di Pastorano si presenta come un chioschetto con una base di m 1,50 x 1,50, alto 2 metri. Tecnologicamente avanzatissima, è dotata al suo interno di macchinari in grado di erogare acqua liscia a temperatura ambiente, refrigerata e gassata refrigerata.La realizzazione della ‘casa dell’acqua’ mira a incentivare il consumo di acqua pubblica (che in assoluto è la più controllata) anche come bevanda, e questo ha un particolare significato soprattutto da un punto di vista ambientale.Visualizza altro

 

Un “segnale importante” per Filippo Bernocchi, vice presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) e delegato ai Rifiuti e all’Energia

E’ boom per l”acqua del sindaco’, buone pratiche dei Comuni contro i rifiuti

Più controllata e sicura di quella in bottiglia, consente di risparmiare in termini di produzione di imballaggi ma anche di emissioni di Co2 perché è a ‘chilometro zero’

Roma, – (Adnkronos) – Più controllata e sicura di quella in bottiglia, consente di risparmiare in termini di produzione di rifiuti ma anche di emissioni di Co2 perché è a ‘chilometro zero’. Secondo Filippo Bernocchi, vice presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) e delegato ai Rifiuti e all’Energia, il boom di iniziative nei Comuni per incentivare l’uso dell”acqua del sindaco’ proveniente dagli acquedotti “è una delle buone pratiche che gli amministratori stanno portando avanti”. “L’acqua del rubinetto è più sicura di quella in bottiglia perché sottoposta ad analisi e monitoraggio continuo – osserva Bernocchi – Inoltre bisogna porsi il problema di produrre meno rifiuti possibile e questo si può fare solo con iniziative concrete”. Bere l’acqua del rubinetto o quella che sgorga dalle fontanelle e dai distributori messi a disposizione dai sindaci significa diminuire l’utilizzo dell’acqua in bottiglia, ossia ridurre l’uso di imballaggi di plastica e vetro. “Premesso che spetta allo Stato e, a cascata, alle Regioni il piano di prevenzione della produzione di rifiuti – prosegue Bernocchi – i Comuni possono dare un segnale importante su un prodotto di così largo consumo come l’acqua e sulla produzione di imballaggi in vetro e plastica”.

 Anche perché trasportare, smaltire e riciclare le bottiglie di plastica “ha un costo considerevole”.

“Ci sono esempi virtuosi da parte di molti Comuni e bisognerebbe diffondere sistemi di incentivazione raccogliendo queste iniziative per delle ‘linee di buone pratiche'”, prosegue il delegato Anci. 

Ma incentivare ‘l’acqua del sindaco’ dà anche una mano a ridurre l’inquinamento ambientale. “L’acqua imbottigliata spesso proviene da altre realtà territoriali – sottolinea Bernocchi – c’è un costo di estrazione ma anche di trasporto che, nel caso dell’acqua, è rivelante dal punto di vista delle emissioni di CO2. Possiamo invece dire che ‘l’acqua del sindaco’ è a km zero”. 

Bernocchi, che anche assessore di Prato, spiega che nel suo Comune un’iniziativa di questo tipo è portata avanti dalla “municipalizzata da circa 10 anni”. E i cittadini sono soddisfatti: “Conosco tanti cittadini che

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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