Parete-Congresso cittadino
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Ho partecipato domenica 2 ottobre al congresso cittadino di Parete. Circolo storico di Italia dei Valori presente in amministrazione con il vicesindaco Raffaele Pezone e il consigliere Raffaele Picone. Alla dirigenza neoeletta (Raffaele Di Nardo segretario, Luciano Pastore presidente), che è un giusto mix di esperienza, militanza, freschezza e rinnovamento, ho portato i saluti di IDV dell’Alto Casertano. Nel mio intervento ho sottolineato come Italia dei Valori abbia oggi, a tutti i livelli, una grande responsabilità . A noi tocca non solo prepararci ad amministrare a tutti i livelli, dal piccolo centro al governo del Paese, essendo forza imprescindibile di una coalizione che deve farsi carico della ricostruzione civica, etica ed economica. Coalizione che da subito deve proporre un programma chiaro, stringato e condiviso agli Italiani e individuare con le primarie il proprio leader. Abbiamo peraltro un dovere supplementare. Essere avamposto delle Istituzioni e della politica nel difficile confronto con i tantissimi cittadini delusi dai partiti che, in verità , hanno davvero perso molto della loro autorevolezza. Essere consapevoli che in particolare le giovani generazioni oggi possono cadere con facilità nell’antipolitica, nella violenza, nell’oblio delle coscienze, nella tentazione dell’alcool, della droga, del gioco d’azzardo, nella depressione avendo perso ogni fiducia nelle classi dirigenti di un Paese che ha ipotecato il loro futuro ed è incapace di valorizzarne competenze e professionalità . Ai giovani dobbiamo aprire il partito, assecondarne il protagonismo, assegnare responsabilità e facilitarne l’ingresso nelle Istituzioni.                                                                                                                                                                                                                                                        Â
A tali responsabilità non possiamo sottrarci: per essere stata l’unica opposizione radicale, determinata e convincente alla degenerazione del berlusconismo, capace di atti coerenti in Parlamento e di mobilitazione nelle piazze e coi referendum. Perché la storia recente insegna che il nostro principale alleato, il partito democratico, ancor oggi il più votato nella nostra coalizione, da tempo ha rinunciato a farsi carico di tali responsabilità .
Emilio Iannotta