Pallagrello e Asprinio di AversaVitigni pregiati al Real Sito di Carditello
Sapevi che il territorio in cui è immerso il Real Sito di Carditello si contraddistingue per la presenza di vitigni storici? Il Pallagrello, notoriamente apprezzato dai Borbone, e in particolare da re Ferdinando IV, è un vitigno autoctono originario dell’area casertana. Caratterizzato da un acino piccolo e sferico, la sua introduzione in Campania si deve con molta probabilità ai Greci. L’Asprinio di Aversa, etichetta Doc dal 1993, viene coltivato con il caratteristico metodo dell’alberata: un presidio di biodiversità e un paesaggio storico-rurale che di recente ha ottenuto l’iscrizione nel registro nazionale di interesse storicodelle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali.Delle vigne erano presenti anche al Real Sito di Carditello, Reale Delizia caratterizzata dalla duplice anima di azienda agricola reale e luogo di soggiorno del re, allietato anche dai numerosi boschi offerti dalla Tenuta e dal circondario, luoghi ideali per attività venatorie, tra le preferite da Ferdinando IV.Nel 2020 a Carditello è stato avviato un progetto di riscoperta e recupero di antichi vitigni, attivando coltivazioni di vitigni autoctoni di Pallagrello (bianco e nero) e Asprinio di Aversa, in collaborazione con Assessorato Agricoltura della Regione Campania e Associazione Italiana Sommelier.La coltivazione di vini tipici si inserisce nel programma di valorizzazione del sito culturale borbonico, confermando la missione di fattoria modello e di centro sperimentale alla base del progetto borbonico di Carditello.
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CardiFOCUS è la rubrica mensile dedicata ad approfondimenti e curiosità culturali incentrate sul Real Sito di Carditello, sui Borbone e sul Settecento, senza dimenticare la natura e la biodiversità che contraddistinguono il territorio.