OMELIA DI S. E. MONS. PIETRO FARINA, VESCOVO DELLA DIOCESI DI CASERTA, ALLA MESSA SOLENNE CELEBRATA PRESSO IL SANTUARIO ALLE ORE 19 DEL 26 LUGLIO 2010.
di Paolo Pozzuoli
Con argomentazioni varie ed eccentriche, colorite ed opinabili, con pensieri interessanti e più o meno condivisibili, non pochi, fra i quali esperti di varie branche e di costume, scomodandosi, si sono arrogati il diritto/dovere di affondare la lama della critica nei festeggiamenti in onore della Santa Patrona, privi quest’anno di luminarie, fuochi pirotecnici, concertini, intrattenimenti folcloristici. Più che annessi e connessi di una festa, elementi strettamente legati alla festa, veri simboli della festa cui tendono, emozionati, a risaltarne il significato ed a viverne l’emozionante atmosfera, genitori e figli, nonni e nipoti, indistintamente. Nessuno però che si sia veramente preoccupato di offrire un qualche rimedio e/o di suggerire un intervento idoneo, essenziale. A prescindere dal particolare che non è affatto semplice organizzare – tout court – una festa (… impegnativa per le persone, la loro disponibilità ed il tempo che non basta mai), a nostro modesto avviso riteniamo che i festeggiamenti esterni alle celebrazioni, ai riti religiosi in onore di S. Anna, la Santa Patrona, Protettrice di Caserta, quelli cioè etichettati come ‘profani’, debbano rientrare in un più ampio ed articolato programma di manifestazioni, messo sullo stesso piano delle ‘Leuciane’, abbinato alle stesse, ed affidato all’EPT ed alla Pro-Loco. Nel corso della settimana delle celebrazioni in onore di S. Anna, il Canonico Giovanni Battista Gionti, Rettore del Santuario, ha organizzato presso la Chiesa dedicata ai Santi Vitaliano ed Enrico quattro seminari-dibattiti, ‘Incontri tra Fede e Società ’, su temi inerenti la ‘famiglia’, la ‘donna’, i ‘giovani’, la ‘Fede e Religiosità popolare’, incontri che non sono affatto sostitutivi e/o alternativi alle band ed ai complessi musicali ma rappresentano soltanto la realizzazione di uno dei tanti ‘sogni’ di don Giovanni. Il quale, nell’accogliere lunedì sera presso il Santuario S.E. Mons. Pietro Farina, Vescovo della Diocesi di Caserta, che ha presieduto la Santa Messa solenne celebrata in onore di S. Anna, ha dettagliatamente riferito sui vari momenti di preparazione e, in particolare, sulla veglia di preghiera, con l’esposizione del Santissimo, vissuta nella serata della vigilia. Significativa, essenziale, diretta al cuore dei fedeli che hanno gremito il Santuario l’omelia di S.E.: “dall’esperienza di un anno con il popolo di S. Anna, particolare, che viene da tutta la Città , all’appello a comportarci in modo nuovo, ad ascoltare la Parola del Signore perché siamo chiamati alla conversione; dal riconoscere che stiamo vivendo un momento particolare al modo nuovo di comportarci per ottenere dal Signore, fedele alla Sua promessa, la salvezza; quest’annoâ€. Quindi, Mons. Pietro Farina, ha continuato e concluso: “ho avvertito con gioia che avete partecipato con grande trasporto interiore; quest’anno la festa di S. Anna sarà dimessa ma non c’è stato un taglio netto nella festa; certamente, per diversi motivi, forse il Signore stesso ci porta a riflettere su come comportarci affinché la festa esterna sia unita a quella interiore; la festa è di quelli che credono, che si impegnano, che ogni domenica partecipano all’Eucaristia e fa in modo che il popolo cresca; la domenica è il giorno del Signore, è la festa bella, il giorno di incontro dei fedeli con il Signore presente; la vera festa ci dà una carica interiore che dura un anno intero con la grazia del Signore; anche per questo, non va perduto il significato della festa di S. Annaâ€.
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