NUOVO ANNO SCOLASTICO 2021/2022, PER SGAMBATO (PD) È L’ORA DELLE DECISIONI
NUOVO ANNO SCOLASTICO 2021/2022, PER SGAMBATO (PD) È L’ORA DELLE DECISIONI: SUBITO I VACCINI AGLI STUDENTI OVER 12, IMPIANTI DI PURIFICAZIONE E AREAZIONE IN TUTTE LE AULE, POTENZIAMENTO DEL SISTEMA DEI TRASPORTI NELLE GRANDI CITTÀ E ASSEGNAZIONE DELLE CATTEDRE ORA.
“Raccolgo la preoccupazione dei dirigenti scolastici e la faccio mia. Il loro grido di allarme è giustificato da dati che mettono seriamente a rischio la ripartenza dell’anno scolastico in presenza. Abbiamo ancora 200.000 docenti non vaccinati, soltanto il 2% degli alunni ha ricevuto il vaccino. Inoltre, i dati sui contagi ci dicono che uno su cinque dei contagiati è under 18. Di fronte a questi dati come pensiamo di ricominciare in presenza a settembre, considerato anche il fatto che i problemi che abbiamo lasciato a giugno, li abbiamo ancora tutti lì?â€.
Ad intervenire sul tema delle modalità di avvio del nuovo anno scolastico a settembre, se in presenza o in DAD, è Camilla Sgambato della direzione nazionale del Partito Democratico.
“Fa bene il ministro Bianchi a dire che a settembre riapriremo tutti in presenza senza se e senza ma, perché la scuola è una priorità . Siamo tutti d’accordo. Ma perché ciò sia realizzabile in concreto, bisogna ora, immediatamente, procedere su più fronti ed in sinergia assoluta tra tutti gli attori istituzionali.
Vaccinare subito i ragazzi che hanno più di 12 anni, atteso che per ora i più piccoli non possono ricevere ancora il vaccino, magari vaccinare i più grandi anche senza il consenso dei genitori.
Investire immediatamente negli impianti di purificazione ed areazione delle aule. La letteratura scientifica internazionale è unanime nel riconoscere l’efficacia di questi impianti. Siamo stati superficiali a non insistere fin dal principio su questo, ma sarebbe gravissimo non farlo adesso.
Investire massicciamente e immediatamente per potenziare il sistema dei trasporti, almeno nelle grandi città .
Rendere più rapide le procedure per le assegnazioni delle cattedre. Proviamo a farlo nel mese di giugno, e non come colpevolmente si fa, a ottobre o novembre.
Come si può facilmente comprendere servono azioni sinergiche e complementari tra le istituzioni: governo, regioni, enti locali, uffici scolastici regionali, comuni, scuole.
Facciamolo presto, perché i danni che i nostri giovani hanno subito, sia di carattere psicologico che culturale sono enormi. Non potremmo reggere un altro anno senza essere in maniera costante e continuativa in presenzaâ€, suggerisce l’esponente democratica, già responsabile nazionale Scuola del Partito del Nazareno.
“Il primo anno della pandemia ci ha colti di sorpresa, il secondo ci ha visti fronteggiare le avversità , con tutte le nostre forze, ma facendo anche degli errori.
Non farci trovare pronti ed efficienti a settembre sarebbe davvero ingiustificabileâ€, conclude Sgambato (Pd).