Non vedete come vivono disordinatamente e nella disperazione quelli che non pregano e non osservano i Comandamenti?

Venerdì 6 settembre 2013

Gesù con gli apostoli22ª Settimana del Tempo Ordinario

 

+ VANGELO (Lc 5,33-39)

Quando lo sposo sarà loro tolto, allora in quei giorni digiuneranno.

 

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere, così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!». Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno». Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”». Parola del Signore

 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Ieri abbiamo letto che Pietro e gli altri hanno lasciato le barche per seguire Gesù, hanno in realtà lasciato tutto, la pesca infatti era il loro mondo, la missione e il mezzo di sostentamento. Un esempio difficile da imitare, ci riescono quanti avvertono una forte chiamata vocazionale. Intanto i seminari e i conventi hanno poche vocazioni, non certo per dimenticanza di Gesù, sono le poche e ininfluenti preghiere a non ottenere grandi Grazie per le vocazioni.

Fermiamoci a riflettere su cosa hanno lasciato Pietro e gli altri, non qualcosa che faceva parte della vita, ma la cosa più essenziale per seguire il Signore. Eppure ancora non avevano assistito a grandi miracoli, avevano invece ascoltato gli insegnamenti Divini. L’ascolto quindi è determinante per fare scelte coraggiose nella vita, senza l’ascolto si rimane bloccati nelle proprie convinzioni continuando a commettere errori di valutazioni.

È facile compiere la volontà di Dio ascoltando il Sacerdote preparato nella sana spiritualità e che sia dotto. Santa Teresa d’Avila preferiva il Padre spirituale dotto perché aveva maggiore saggezza, oltre la forte spiritualità.

Chiedere consigli a chi non presenta una buona maturità umana e magari maschera la poca spiritualità con buone parole, non è mai conveniente per l’anima che vuole salire il monte della trasfigurazione.

La confusione è enorme sia tra molti credenti sia tra quei Consacrati che non hanno fatto esperienze spirituali profonde, non riescono a vivere con ardore il Vangelo storico. Ci sono innumerevoli cattolici chiamati ad una alta spiritualità ma sono bloccati perché non trovano buoni consigli. Lo affermano loro stessi.

Gesù chiama milioni di credenti ad una spiritualità elevata ma non intuiscono e non cambiano vita. Cercano solo i piaceri mondani.

Bisogna lasciare qualcosa per seguire le orme di Gesù, non c’è altra via se non il distacco dai peccati che dilettano i sensi. Molti cristiani trovano questa spiritualità del Vangelo un po’ pesante, per questo si identificano con i modernisti. Devono però domandarsi qual è il senso della loro vita, se sono veramente felici oppure schiavi dei vizi, se agiscono onestamente o con ipocrisia. Poche domande per capire se la vita cristiana è seria oppure è aria fritta.

Gesù promette un’eternità felice e nella gloria a quanti in questa vita lasciano i peccati e la corruzione che è oramai dilagante.

Questo è il tempo della vera conversione, guardate i segni dei tempi, non c’è amore neanche tra familiari, non c’è verità né giustizia. Fermiamoci a riflettere che la vita è davvero un soffio, la vita è nelle mani di Dio, tutto dobbiamo a Lui. Non perdiamo tempo dietro le cose vane, non viviamo più di vanità, decidiamoci adesso per Gesù e benediremo questo atto per l’eternità.

Gesù oggi ci chiede di versare il vino nuovo in otri nuovi, il Vangelo nuovo in cuori nuovi. È inconcludente voler vivere il Vangelo senza cambiare mentalità, senza lo sforzo per vincere le tentazioni e i peccati. Il vino buono non si deve disperdere per terra a causa degli otri deteriorati. Non è neanche utile riparare certi otri, bisogna cambiarli, occorre chiedere a Gesù un cuore nuovo e una nuova mentalità.

Il digiuno che chiede Gesù fa parte della vita del cristiano, è vero che il digiuno si osserva con il cibo ma anche evitando i giudizi, le cattiverie, le trasmissioni televisive immorali, certi comportamenti che sviliscono la dignità umana. Mettere il vino nuovo in otri nuovi comporta un nuovo modo di vedere la realtà, cominciando ad amare tutti, anche i nostri nemici.

Non è semplice dare un orientamento nuovo alla vita se non c’è la Grazia di Dio, chiediamola sempre per noi e per tutti quelli che conosciamo. Io penso ogni giorno a tutti voi che leggete la newsletter e prego per ognuno, anche per i vostri familiari, vi benedico e chiedo a Gesù di donarvi tutto quello che vi necessita. Chiedo di guarirvi da qualsiasi malattia e sofferenza, chiedo di liberarvi da ogni attacco dei diavoli e di disperdere le negatività che vi disturbano.

Ogni giorno troviamo il tempo per chiedere a Gesù e alla Madonna di cambiarci, di aiutarci a diventare migliori e buoni.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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