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Diritto Penale

Ok alle acquisizioni di atti amministrativi esteri anche senza rogatoria

La Corte di cassazione, con la sentenza n. 27763 del 12 luglio 2012,
ha confermato la misura cautelare del sequestro preventivo disposta
nei confronti dei beni di un imprenditore, indagato per frode fiscale,
sulla base di unÂ’indagine effettuata dalla Guardia di finanza con
riferimento ai conti bancari che lo stesso deteneva in Italia e
allÂ’estero.

A fronte delle doglianze dellÂ’imprenditore, il quale lamentava
l’illegittimità dell’utilizzo degli atti esteri in assenza di una
rogatoria internazionale, i giudici di legittimità hanno sottolineato
come la documentazione acquisita dalla Guardia di finanza, attenendo
al procedimento di accertamento fiscale e avendo natura di atto
amministrativo, esulasse dalla disciplina relativa alle rogatorie.

ItaliaOggi, p. 21 – Evasione, unÂ’arma in più alla Gdf – Alberici –
www.csm.it

Fisco

55 gli studi di settore ammessi al regime premiale

In tema di studi di settore, arriva l’indicazione dei requisiti che

consentono di accedere al regime premiale, previsto dai commi da 9 a
13 dellÂ’articolo 10 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, per il
periodo di imposta 2011.

Con provvedimento 12 luglio 2011, prot. 2012/102603, vengono
individuati i contribuenti soggetti al regime di accertamento basato
sulle risultanze degli studi di settore che nel periodo di imposta di
riferimento risultano congrui e coerenti agli specifici indicatori. Si
tratta di coloro che applicano i 55 studi di settore indicati
nellÂ’allegato n. 1 al provvedimento.

Il regime premiale consiste:

– nella preclusione degli accertamenti basati sulle presunzioni
semplici;

– nella riduzione di un anno dei termini di decadenza per
l’attività
di accertamento (la disposizione non si applica in caso di violazione
che comporta obbligo di denuncia ai sensi dellÂ’articolo 331 del codice
di procedura penale per uno dei reati previsti dal decreto legislativo
10 marzo 2000, n. 74);

– nella possibilità di determinazione sintetica del reddito
complessivo solo se il reddito complessivo accertabile eccede di
almeno un terzo quello dichiarato.

In sintesi, viene richiesto che il contribuente dichiari, anche per
adeguamento, ricavi o compensi pari o superiori a quelli risultanti
dellÂ’applicazione degli studi di settore; che abbia effettuato gli
obblighi di comunicazione, indicando fedelmente tutti i dati previsti;
che risulti coerente con gli specifici indicatori.

Inoltre, il provvedimento dell’Agenzia delle entrate esige che la
coerenza esista per tutti gli indicatori di coerenza economica e di
normalità economica previsti dallo studio di settore applicabile. Se
il contribuente consegue redditi di impresa e di lavoro autonomo,
l’assoggettabilità al regime di accertamento basato sulle risultanze
degli studi di settore deve sussistere per entrambi i redditi. Se il
contribuente applica due diversi studi di settore, la congruità e la
coerenza deve essere presente per entrambi gli studi.

fiscooggi.it – Studi di settore: gli ammessi al regime premiale per il
2011 – r.fo.
ItaliaOggi, p. 25 – Studi, i premi per pochi eletti – Bongi
Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi, p. 16 – Regime premiale per 55 studi
– Pellegrino, Valcarenghi

Lavoro

Ai nastri di partenza i primi 65mila salvaguardati

Manca solo la pubblicazione in “Gazzetta” per l’operazione esodati
“prima parte”.

È tutto pronto per la salvaguardia dei 65mila esodati indicati dal
ministero del Lavoro nel decreto interministeriale del 1° giugno 2012,
che ha ricevuto da parte della Corte dei conti il via libera alla
registrazione.

Dunque, gli interessati dal decreto Lavoro-Economia andranno in
pensione con le vecchie regole.

Anche l’Inps, ha riferito il ministro Fornero, ha fornito “piena
rassicurazione sulla sollecitudine con la quale l’Istituto
provvederà
ad attivare tutte le procedure del caso e in particolare la
certificazione del diritto per dare definitiva certezza ai lavoratori
interessati”: l’Istituto individuerà le persone con nomi e cognomi
e
invierà loro una lettera con la certificazione del diritto. Tra i
salvaguardati, le categorie di lavoratori esonerati al 4 dicembre
2011, in congedo per assistere figli disabili; esodati con rapporto
risolto al 31 dicembre 2011 che non abbiano ripreso a lavorare e
maturino la decorrenza entro il 2013, dovranno inoltrare – entro 120
giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale – una
domanda preliminare che sarà esaminata da apposite commissioni
costituite presso le direzioni Territoriali del Lavoro che
comunicheranno le decisioni assunte allÂ’Inps per via telematica.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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