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Agevolazioni | Fisco
Ristrutturazioni al 50% con tetto decurtato in caso di spese pregresse
Il sottosegretario all’Economia, Vieri Ceriani, in risposta ad
unÂ’interrogazione alla Camera fornisce, per conto dell’agenzia
delle
Entrate, precisazioni circa i confini del bonus ristrutturazioni del
36 o del 50% divisi, per lÂ’anno in corso, dalla data spartiacque
dellÂ’entrata in vigore del dl crescita (Dl 83/2012). Dal 26 giugno
2012 fino al 30 giugno 2013, lÂ’agevolazione passa al 50%, con un tetto
di spesa di 96 mila euro. Ceriani, in merito alla coesistenza di
lavori già avviati nel corso del 2012 con lavori intrapresi dal 26
giugno 2012, spiega che:
– se in un immobile sono effettuati due interventi, il limite massimo
per il 2012 non può superare i 96mila euro, pertanto da tale limite,
stabilito per il 2012, andrà decurtato l’eventuale importo versato per
lÂ’intervento (fino al tetto dei 48mila euro, con aliquota al 36%) con
data anteriore al 26 giugno 2012;
– se nel 2012, in un immobile è effettuato un solo intervento che
raggiunge il tetto di 96mila euro, nel corso del 2013 non si potrÃ
detrarre alcunché;
– per “spese sostenute” si intende riferirsi al relativo pagamento
senza ulteriori condizioni.
ItaliaOggi, p. 29 – Il giudice decide chi paga lÂ’Imu sui beni confiscati
ItaliaOggi, p. 29 – Detrazioni al 50% ampie – Poggiani
Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi, p. 27 – Ristrutturazioni edilizie,
tetto annuale a 96mila euro – De Stefani
Diritto Penale
Amministratore accusato di reati tributari commessi in favore
dellÂ’ente. No alla confisca dei beni della societÃ
I beni di cui sia titolare la società possono essere sottoposti alla
misura della confisca per equivalente solamente nellÂ’ambito di
procedimenti avviati per asseriti illeciti previsti e disciplinati nel
Decreto legislativo n. 231 sulla responsabilità amministrativa degli
enti.
Ed infatti, in considerazione della natura di sanzione penale della
confisca per equivalente non può che desumersi l’inapplicabilità di
questo istituto nei confronti di un soggetto in realtà diverso
dall’autore del reato, “a nulla rilevando, con riferimento alle
persone giuridiche, il cosiddetto rapporto di immedesimazione organica
del reo con l’ente del quale con compiti o poteri vari fa parte”.
Sulla scorta di dette considerazioni, i giudici di Cassazione, con la
sentenza n. 25774 depositata il 4 luglio 2012, hanno confermato il
provvedimento di dissequestro disposto dalle Corti di merito nei
confronti di un immobile, di proprietà di una srl, nell’ambito di un
procedimento penale a carico dellÂ’amministratore delegato della
società medesima, accusato di reati tributari commessi in favore
dell’azienda.
ItaliaOggi, p. 25 – Reati fiscali, i beni societari non sono
confiscabili – Alberici
Diritto Societario | Professionisti
Stp: fuori i soci di investimento con condanne definitive
Prende corpo la bozza del provvedimento che regolamenta le società tra
professionisti. Lo schema, messo a punto dai dicasteri Giustizia e
Sviluppo Economico, si compone di 12 articoli e si apre indicando la
possibilità di costituire due tipi di società :
– società tra professionisti, costituita secondo i modelli societari
regolati dal libro V (titoli V e VI) del codice civile e dalla L. n.
183/2011;
– società multidisciplinare, ossia la società tra professionisti
costituita per l’esercizio di più attività professionali, come
stabilito dalla L. n. 183/2011, all’articolo 10 (commi da 3 a 11).
In merito alle Stp, lo schema regolamentare afferma che l’oggetto
societario deve essere l’esercizio di una o più attivitÃ
professionali, per le quali sia prevista l’iscrizione in appositi
albi
o elenchi regolamentati nel sistema ordinistico. La Stp è tenuta,
durante il primo contatto, ad informare il cliente, per iscritto,
fornendo:
– l’elenco scritto dei singoli soci professionisti, con
l’indicazione
dei titoli o delle qualifiche professionali di ciascuno;
– l’indicazione sulla possibilità che l’incarico sia svolto da
ciascun
socio in possesso dei requisiti per l’esercizio dell’attivitÃ
professionale;
– l’indicazione che il cliente può chiedere che l’incarico
sia
svolto da un professionista da lui scelto;
– l’indicazione sull’esistenza di situazioni di conflitto di
interesse
tra cliente e società , anche con riferimento alla presenza di soci con
finalità di investimento.
L’articolo 6 dello schema di regolamento tratta
l’incompatibilità :
questa scatta sia se il professionista partecipa a più Stp che se
partecipa ad una Stp e ad una società multidisciplinare.
Inoltre, i soci con finalità di investimento possono entrare nella
compagine di una società professionale solo qualora non abbiano
riportato condanne definitive e siano in possesso dei requisiti di
onorabilità previsti per l’iscrizione all’Albo professionale.
Infine, la Stp deve essere iscritta sia nella sezione speciale del
registro delle imprese, sia in una sezione speciale degli Albi o dei
registri tenuti presso l’ordine o il collegio professionale di
appartenenza. Per la società multidisciplinare, l’iscrizione deve
essere eseguita presso l’Albo o il registro dell’attivitÃ
professionale individuata come prevalente nello statuto od atto
costitutivo.
Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi, p. 25 – Società iscritte all’Albo
e
alla Cdc – Negri
Fisco
La nuova cartella di pagamento
Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate n.
2012/100148, del 3 luglio 2012, è stato approvato il nuovo modello di
cartella di pagamento.
Una modifica sostanziale, rispetto al precedente modello che era stato
approvato con provvedimento delle Entrate n. 46308, del 20 marzo 2010,
riguarda la rielaborazione del frontespizio, dal quale scompare il
logo di Equitalia, sostituito da una frase che rende espliciti
l’ente
creditore al quale le somme richieste sono dovute e l’agente della
riscossione, incaricato dall’ente al recupero delle somme.
L’adozione del nuovo modello sarà obbligatoria per le cartelle di
pagamento relative ai ruoli consegnati agli agenti della riscossione
successivamente al 31 luglio 2012.