Napoli-Concerto di Natale

NAPOLI. PRESSO LA CATTEDRALE, PRESENTI S. E. IL CARDINALE CRESCENZIO SEPE ED IL SINDACO LUIGI DE MAGISTRIS, I CANTORI DI POSILLIPO, DIRETTI DAL MAESTRO GAETANO RAIOLA, HANNO PRESENTATO IL TRADIZIONALE CONCERTO DI NATALE. HA PARTECIPATO MARIO STEFANO  PIETRODARCHI, BANONEONISTA DI FAMA INTERNAZIONALE.

 di Paolo Pozzuoli

Pienamente rispettata la tradizione del 25 dicembre che vuole i Cantori di Posillipo (i soprani: Monica Bisquadro, Tonia Carini, Myriam Cimino Fonti, Adriana Dario Paulucci, Liliana Dario Paulucci, Alba Gaeta, Patrizia Gallotto, Barbara Genio, Sofia Macri Brancaccio, Emilia Marra, Anna Marrucci, Alessandra Pepe, Santina Picone Montella, Valentina Ricci; i contralti: Adele Di Mauro, Rosy Finizio, Maria Garofalo, Graziella Iaccarino Idelson, Antonella Isaja, Anna Maria Masella, Maria Mauro, Flora Nicolais, Taru Nystrom, Adriana Sansone, Stefania Tartaglia, Runa Tonnies; i tenori: Ciro Cuomo, Luigi Di Gennaro, Ferdinando Esposito, Enrico Fiammenghi, Maurizio Fronda, Andrea Giacco, Massimo Iacone, Paolo Iannarelli, Fabio Maresca, Davide Milizia, Davide Nicosia, Aldo Vicinanza; i bassi: Gennaro Bracale, Michele Cicatiello, Antonio De Cristofaro, Rudy Hachfeld, Alfredo Moscarella, Giuseppe Nocera, Paolo Palazzolo, Antonio Sannino, Frank Teti, Ser dgio Vadacca, Gennaro Bracale, Michele Cicatiello, Antonio De Cristofaro, Rudy Hachfeld, Alfredo Moscarella, Giuseppe Nocera, Paolo Palazzolo, Antonio Sannino, Frank Teti, Sergio Vadacca), ai piedi dell’altare maggiore della Cattedrale di Napoli, stracolma di gente che faceva da corona alle guide simbolo della Città – S. E. il Cardinale Crescenzio Sepe, ed il dr. Luigi De Magistris – per dare vita al Concerto di Natale 2011. 90’ – proprio come una regolare partita di pallone, senza però intervallo alcuno – la durata dello spettacolo che ha fatto registrare pochissime pause, dovute esclusivamente agli applausi, scroscianti, spontanei, sentiti, tributati dai presenti. Tante e di spessore le novità di quest’anno: il testimone della direzione trasferito nelle mani esperte del maestro  Gaetano Raiola, talune new entry in sostituzione anche di esodi annunciati, il repertorio, di per sé già ricco e collaudato, ora impreziosito da <La misa “A Buenos Aires” – Misa Tango>, interessante composizione di Martin Palmeri, noto maestro argentino, e poi la straordinaria e bella presenza di Mario Stefano Pietrodarchi, giovane talento musicale, concertista di fisarmonica classica, bandoneonista di fama internazionale. A partire dalle ore 20.16, dopo la breve introduzione cesellata dai saluti e dai ringraziamenti della Presidente, Santina Picone, è subito ‘Misa Tango’. Impensabile fino a qualche tempo fa: esattamente come coniugare sacro e profano ed accostare i demoni agli angeli. Ebbene sì! Dopo diversi decenni e la felice intuizione di illustri compositori, è stata realizzata la ‘conversione’ del tango e la ‘riconversione’ del bandoneòn: rispettivamente in musica e strumento sacri. Il primo, infatti, con una patina criminale e peccaminosa, furoreggiava originariamente nelle balere e nelle bische con la caratteristica musica forte e lasciva, trasgressiva e seducente, vibrante e sensuale, irretendo e seducendo giovani donzelle trasformate in pupe. Il secondo, strumento nato per accompagnare i canti durante le processioni, venne rapito e messo al servizio di quel tango irriverente ed irritante. E domenica sera con il tango ed il bandoneòn son ritornati i canti e la musica sacra con la direzione del maestro Gaetano Raiola e l’esecuzione di Mario Stefano Pietrodarchi al bandoneòn, di Maria Teresa Fico al pianoforte, di Agostina  Smimmero, mezzo soprano, dell’orchestra d’archi, del coro misto e di famosi professori d’orchestra del S. Carlo.  Quindi, sono state magistralmente eseguite le altre opere in programma: l’Adeste Fideles di Anonimo, White Christmas di I. Berlin, Stille Nacht di F. Gruber (revisionata da Ciro Visco, maestro e fondatore dei Cantori,  per Coro ed Orchestra), l’Ave Maria di V. Valivov (attribuita a G. Gaccini, revisionata da Teresa Fico per Coro ed Orchestra), Joy to the world di Anonimo (revisionata da Gaetano Raiola per Coro ed Orchestra), Hallelujah di G. F. Handel. È appena terminato l’entusiasmante Concerto e S. E. il Cardinale Crescenzio Sepe, particolarmente emozionato, conclude la splendida serata esprimendo parole di gioia e di apprezzamento “un godimento così conclude nel modo più bello il Natale; straordinari tutti; momenti così spirituali diventano più napoletani, più cantori di Napoli; straordinario il maestro ed anche questa voce: 25 anni? A me sembrano appena 18; vedete quante cose belle abbiamo, vero Sig. Sindaco?”, al coro, all’orchestra, al maestro, al bandoneonista, alla ‘voce’,.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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