MONITO DI RENZI DA CUBA ALLA COESIONE NEL PD

Il sindaco di Roma, Ignazio Marino ritira le dimissioni. Lasciano assessore e vicesindaco. Consiglieri Pd verso dimissioni di massa. E da Cuba il Presidente del Consiglio annuncia per martedi un confronto sulla manovra
Ignazio Marino ritira le dimissioni. La comunicazione ufficiale è arrivata alle 16:28 al termine di un braccio di ferro durato giorni. Uno scenario a cui il Pd si era preparato sin dal primo pomeriggio con il commissario Orfini che ha dettato la linea ai consiglieri capitolini in una riunione convocata al Nazareno. «Se ritira le dimissioni, siate pronti a dimettervi voi in blocco», la sintesi del discorso di Orfini che ieri ha ricevuto nuovo sostegno anche dal premier Renzi: «Rappresenta la nostra linea per quanto riguarda Roma». Dopo l’annuncio delle dimissioni Marino precisa: «Sono pronto a confrontarmi con la maggioranza. Illustrerò quanto fatto, le cose positive, la visione per il futuro ma quello è il luogo della democrazia. Questa sera parlerò con la presidente Baglio e illustrerò, oltre a consegnarle la lettera, la mia intenzione di avere una discussione aperta, franca e trasparente nell’aula Giulio Cesare». In serata è prevista una nuova riunione della giunta.

Gli scenari
Per far decadere le consiliatura servono le dimissioni della metà più uno, cioè 25 consiglieri. Orfini è sicuro di aver convinto a dimettersi i 19 in quota Pd. Oltre a loro, però, ci sarebbero anche consiglieri di Centro democratico e della Lista civica di Ignazio Marino, quelli più vicini al Pd. I consiglieri del centrosinistra a dare l’addio in blocco sarebbero così 22, a cui si potrebbero aggregare anche esponenti dell’opposizione. Se si dovesse arrivare a 25 ci sarebbe lo scioglimento per legge del Comune. Se invece il numero non dovessere essere raggiunto si potrebbe procedere ad una mozione di sfiducia che però richiederebbe più tempo.

Lasciano Causi ed Esposito. Sabella a Sky TG24:«Lunedì vado via»
I primi a lasciare, subito dopo l’annuncio di Marino sono l’assessore ai Trasporti Stefano Esposito e il vicensindaco Marco Causi. Pronto al passo indietro anche l’assessore alla Legalità Sabella che a Sky TG24 dice: «Ho saputo della notizia del passo indietro di Marino da voi. Non ci sono più le condizioni politiche per andare avanti».«Per lunedì- scherza- ho già prenotato la ditta per traslocare e andare via, non ho alcuna intenzione di disdire».

Marino: «Non devo negoziare nulla»
A Roma dunque si è consumato lo strappo finale tra Marino e il Pd. A nulla è servita la riunione di ieri con Orfini a casa del vicesindaco Causi, un tentativo di dialogo che si è concluso con una fumata nera come fa capire lo stesso Marino arrivando il Campidoglio in mattinata. «Qui la questione non è Ignazio Marino, ma Roma: io non assolutamente nulla né da chiedere né da negoziare con nessuno». Ad attendere il suo arrivo una ressa di giornalisti e sostenitori del sindaco che da giorni sono in presidio fisso in Campidoglio. “Marino sei un eroe”, urlano mentre un c’è chi ha esposto un cartello con la scritta ‘Non mollare, falli crepare’, che è stato autografato dal primo cittadino.

Cantone: «Potrei lasciare l’Anm»
Intanto infuria la polemica sulle parole del presidente dell’Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone, che ieri ha detto: «Milano è la capitale morale, Roma non ha anticorpi». Il magistrato respinge le accuse del numero 1 dell’Anm Rocco Sabelli che lo ha accusato di essere troppo vicino alla politica. E annuncia che potrebbe uscire dal sindacato dei magistrati. «Le critiche ricevute – spiega Cantone a Radio24 – mi hanno lasciato perplesso. Ho subito pensato di fare un gesto eclatante, poi ho deciso di prendere tempo perché l’Anm è la mia casa, mi ci sono iscritto il secondo giorno che sono entrato in magistratura. Ora però sto riflettendo e potrei decidere di andarmene. Comunque come presidente dell’Anac: ho sul piano personale, una autonomia e una indipendenza che non ho mai avuto».

La replica di Sabelli: «È libero di restare o andar via»
«Cantone deciderà liberamente se andare via o se restare nell’Anm – replica il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Sabelli – ma spero che in questa valutazione rifletta sul valore dell’Anm e sull’azione che da sempre noi portiamo avanti a tutela dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura e a difesa della legalità“.

Marino: «Gli anticorpi ci sono»
A replicare alle parole del capo dell’Anticorruzione anche il sindaco di Roma: «Gli anticorpi ci sono e funzionano, dice Marino, domenica questa piazza ne ha visti migliaia presenti». «Nella città ce ne sono milioni ma vanno valorizzati da noi delle istituzioni perché, anche all’interno di un organismo vivente, se gli anticorpi vengono annichiliti non potranno svolgere bene la propria funzione». «Gli anticorpi a Roma ci sono – ribadisce Cantone – ma non riescono a fare sistema. Non è un’analisi politica: nessun retropensiero. Ma, per dire, abbiamo fatto fatica a far partire gli appalti per il Giubileo perché in ogni appalto c’erano gli stessi errori ripetuti».

Renzi: «Martedì incontro con la minoranza Pd»
Da Cuba invece il premier Renzi annuncia per martedì un chiarimento con la minoranza Pd sulla manovra. «Avremo un incontro politico sincero perché non si possono mettere più soldi e avere un costante coro di polemiche, bisogna parlarsi con grande chiarezza- sottolinea Renzi- e intendersi su che cosa è più di sinistra se discutere sul tetto ai contanti o mettere 700 milioni sulla povertà». I toni del premier non sembrano escludere un nuovo scontro: «La legge di stabilità – dice – deve parlare alla maggioranza degli italiani e non alla minoranza del Pd. Dobbiamo chiarire se è più di sinistra mettere i soldi sull’Ilva e su Gioia Tauro o fare riferimenti senza concretezza a necessarie misure per il Sud? Bisogna dirselo con chiarezza ma se la sinistra non rivendica i risultati che ci sta a fare?».

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *