Mondragone-Mille Garibaldini hanno fatto l’Italia e altri …. ignobili garibaldini che tentano di distruggerla.
Al PRESIDENTE del CONSIGLIO
On. Prof. Mario MONTI
ROMA
Oggetto: Mille Garibaldini hanno fatto l’Italia e altri …. ignobili garibaldini che tentano di distruggerla.Â
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Signor Presidente,
     mi rivolgo a Lei quale Presidente del Consiglio di cui siamo ORGOGLIOSI per la sua serietà e onestà e, sono sicuro che anche Lei soffre nel vedere la nostra ITALIA che affonda in un susseguirsi di scandali e sperperi di denaro pubblico, una vergogna per chi crede ancora in alcuni valori che dovrebbero nobilitarci e farci sentire orgogliosi di appartenere a questa Italia.
     Sembrano scandali programmati ad orologeria, non si fa in tempo ad assimilarne uno che già ne sussegue un altro che annulla quello precedente, proiettandolo nel dimenticatoio.
      Come il finanziamento ai partiti, prima con il partito democratico, poi con la lega, poi lo scandalo della Sanità ed altri ne verranno, se ne parla per qualche giorno e poi tutto torna come prima.
      Non sarebbe il caso di eliminare l’ultima trance di luglio sui finanziamenti pubblici, visto che, non vi è un soldo in cassa neanche per questioni importanti (consentendo al massimo sole le spese effettivamente sostenute e ben documentate) e la riduzione degli stipendi e indennità varie, programmando incentivi alle piccole e medie imprese con finanziamenti a tasso zero, per stimolarli alle assunzioni dei giovani e meno giovani che sono in cerca di lavoro, consentendo lo stimolo al consumo ottenendo di riscontro un maggiore introito fiscale di IRPERF e IVA, oltre a dare la speranza di un futuro migliore per tutti?
    Questi politici arricchiti da un sistema apparentemente democratico che sfocia nell’anarchia più totale, dove tutti fanno finta di controllare e nessuno controlla, dove tutti suggeriscono idee e progetti e nessuno ha volontà di attuarli, confortati dai PORTI FRANCHI (le così dette FONDAZIONI di comodo) che spuntano come funghi e a cui nessuno può accedere se non gli addetti ai lavori, mi chiedo: a che serve essere onesto, rispettoso verso i propri simili, quando poi le Istituzioni che mi dovrebbero rappresentare e difendere dalle ingiustizie non esistono?
    Dovrebbero dare il buono esempio, frenando quella corsa agli accumuli di denaro percepiti anche se legalmente dalle cospicue prebende Istituzionali, dalle indennità aggiuntive che percepiscono e che sistematicamente le depositano in banca o le esportano all’estero e di conseguenza paralizzano l’economia e il consumo, cosa che non accadrebbe con le classi inferiori che, per necessità , sarebbero costretti a spenderli.
    Non pensate che riducendo queste immeritate e cospicue indennità , si potrebbe iniziare a mettere un freno al rincaro della vita, evitando aumenti di tasse e fronzoli vari che non fanno altro che aumentare il tenore di vita, bloccando il consumo?
   Sono stato spinto a scrivere questa lettera dal mio ruolo di Presidente di un’ associazione di volontariato e quindi a contatto diretto con la povera gente che cerca aiuto e, sentendomi impotente nel non poterlo fare, soffro per loro e mi arrabbio verso quelli che potrebbero dare  qualcosa e non lo fanno.  Â
     Non pensate che noi cittadini abbiamo il diritto di sentirci offesi per essere considerati esseri umani inutili e incapaci di reagire anche di fronte all’indifferenza totale dei suicidi giornalieri che si verificano, legati alla crisi economica in atto?
  Nella nostra storia, tanti giovani hanno dato la vita per la PATRIA e ora si stanno rivoltando nella tomba, nel vedere (dall’altro mondo) la distruzione di ciò che hanno costruito, iniziando dai Mille Garibaldini che hanno fatto l’Italia e ora altri …. ignobili  garibaldini tentano di distruggerla.
    La ringrazio per aver trovato il tempo per poter leggere questa lettera e sono sicuro che non resterà impassibile visto la sua sensibilità , umanità e onestà di uomo al di sopra delle parti.
     Le invio cordiali e rispettosi saluti.
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Mondragone lì, 17 Aprile 2012
                                                                                                                Il Presidente Vincenzo BUFFARDI
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