Milano- VII incontro mondiale delle Famiglie
FIGLIO, FRATELLO E PAPA DI TUTTI: Â DIVORZIATI, RISPOSATI, TERREMOTATI, SOFFERENTI E INNAMORATI.
(dalle agenzie e sul posto di Tiziano Izzo).
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 Centinaia di migliaia di pellegrini, coloratissimi e da tutto il mondo: sabato pomeriggio, a partire dalle 14, i partecipanti al VII Incontro mondiale delle Famiglie hanno riempito la pista dell’aeroporto di Bresso in attesa di Benedetto XVI. E il Papa è arrivato, puntuale, alle 20.30, sul grande palco nel parco di Bresso, per la festa delle testimonianze che ha visto alternarsi musica e interventi, con le risposte date «a braccio» dal Papa  davanti a una platea stimata ben oltre le 350 mila persone, forse mezzo milione. A «rompere il ghiaccio» è stata Cat Tien, una bambina di sette anni di origine vietnamita, che ha chiesto al Papa di raccontare «qualcosa della tua famiglia e di quando eri piccolo come me». Benedetto XVI ha ricordato come centrale per la sua famiglia fosse la domenica. «A casa la musica era importante – ha aggiunto -, mio fratello è diventato un grande musicista, il papà suonava la cetra e cantava, erano momenti indimenticabili. Eravamo vicini ad un bosco e facevamo tante passeggiate. Eravamo felici, anche se erano tempi difficili prima per la dittatura e poi per la guerra». «Penso che il Paradiso debba essere come ai tempi della mia gioventù – ha concluso il Papa -, e penso di andare a casa andando verso l’altra parte del mondo». Dopo gli applausi è partito il coro «I will follow Him» dal musical «Sister Act».
Successivamente il Pontefice ha risposto alle domande di alcune famiglie che gli ponevano delle questioni fondamentali:
 Davanti alla crisi economica “dovrebbe crecere il senso di responsabilità in tutti i partiti. Che non promettano cose che non possono realizzare, che non cerchino solo voti per sè ma siano al servizio. E si capisca che la politica è responsabilità morale davanti a Dio e agli uomuniâ€. Lo ha detto il Papa rispondendo alle domande di una famiglia greca durante la “Festa delle famiglie†all’aeroporto di Bresso.
Benedetto XVI alla Festa davanti a mezzo milione di persone ha lanciato un appello: “Vorrei invitare i datori di lavoro – ha detto – a pensare alle famiglie. Ci sono aziende che vedono che concedere la festa per il giorno del compleanno, ad esempio, aumenta la produttività â€. “La domenica – ha aggiunto - è il giorno del Signore, l’intenzione originale del Creatore è che un giorno tutti siano liberi per se stessi e per il Signoreâ€.
“I DIVORZIATI RISPOSATI SONO NELLA CHIESA” – “Ai divorziati risposati dobbiamo dire che la Chiesa li ama, devono vederlo e sentire che realmente facciamo il possibile per aiutarliâ€. “Non sono fuori della Chiesaâ€, ha scandito, spiegando che “anche se non possono ricevere l’assoluzione e l’Eucaristia, vivono pienamente nella Chiesaâ€. Secondo Benedetto XVI, “il contatto con un sacerdote per loro può essere ugualmente importante, poi seguano la liturgia eucaristca vera e partecipata: se entrano in comunione possono essere spiritualmente uniti a Cristoâ€.
“TERREMOTO, SPERO TUTTO FINISCA PRESTO” - Vicino “al dolore e alla sofferenza†delle popolazioni terremotate “ma soprattutto prego ogni giorno che finalmente finisca, questo terremotoâ€. Cosi’ ha parlato il papa alla veglia all’aeroporto di Bresso del sisma che ha colpito l’Emilia “Tutti vogliamo collaborare per aiutarli†ha detto Benedetto XVI e “siate sicuri che non vi dimentichiamo e che facciamo tutto il possibileâ€, materialmente e con le preghiere. “Dio vi aiuti e ci aiuti tuttiâ€, ha detto alla presenza di una famiglia di terremotati presente alla veglia. Il Pontefice ha accolto sul palco anche una famiglia colpita dal sisma, la famiglia Govoni da Cento, in provincia di Ferrara.”DOBBIAMO AIUTARE LA GRECIA” - La situazione di crisi nel loro paese, rappresentata a papa Benedetto XVI da una famiglia greca ‘’ha colpito il mio cuore, le parole sono insufficienti, dovremmo fare qualcosa di concreto e tutti siamo incapaci’’. Il papa ha quindi sottolineato come spesso, ‘’i singoli soffrono e devono accettare le cose come sono”.
“INNAMORAMENTO NON BASTA: CI VOGLIONO RAGIONE E VOLONTA'” – Purtroppo l’innamoramento di per sè non garantisce il ‘per sempre’ ma ‘’deve entrare anche la ragione e la volontà “: lo ha detto papa Benedetto XVI rispondendo alla domanda di una giovane coppia del Madagascar che ha confessato al pontefice di volersi sposare ma sentirsi spaventata dalla parola ‘per sempre’. ‘’Il passaggio dall’innamoramento al fidanzamento, al matrimonio – ha detto il papa – esige diverse decisioni e esperienze interiori’’. !L’innamoramento deve essere purificato – ha proseguito – attraverso la ragione e la volontà . D’altra parte il rito della Chiesa non chiede ‘sei innamorato?’ ma ‘vuoi tu?’.
Inizia la notte dove partiranno diversi pellegrini per raggiungere il luogo della Concelebrazione eucaristica finale nella festa della Santissima Trinità immagine della famiglia Celeste e icona delle vere relazioni, molti si sono fermati davanti a dormire nei sacchi a pelo, tante strade sono state chiuse ma il disagio a Milano è stato davvero minimo così come si è cercato di stabilire dei prezzi convenzionali che aiutassero le famiglie a ristorarsi nei locali della zona di Bresso che da una parte è stata parata a festa da un’altra ha avuto qualche disagio per le misure delle norme antiterrorismo. Si riferiscono aneddoti come l’obbligo di chiusura delle tapparelle.Â
Intanto domani è prevista la fine di quest’incontro che speriamo produca un mandato effettivo nelle quotidianità di una Chiesa alla quale vengono rivolte anche altre domandi urgenti e profonde rispetto a quelle che sono state ben proposte e sapientemente risposte dal Papa ma che devono passare attraverso la mediazione concreta del sostegno pastorale e sociale alle famiglie.
Tiziano Izzo