Meno commozione e più conversione!
6 gennaio 2025 — Epifania del Signore (C)
Meno commozione e più conversione!
- Su questa pagina di Vangelo, si è scatenata la fantasia di tanti
scrittori e pittori. Così, a motivo dei tre doni offerti (oro,
incenso, mirra) i Magi sono diventati tre, anzi, tre re,
appartenenti alle tre razze (bianca, nera, gialla). Sono stati
anche inventati nomi diversi, ma questi sono i più comuni:
Gaspare, Melchiorre, Baldassarre. Gli insegnamenti possibili
sono davvero tanti. Proviamo a evidenziarne alcuni. I Magi
hanno osservato il creato, studiato la natura, scrutato il cielo
(erano scienziati, astrologi, sapienti), e dalla creazione sono
risaliti al Creatore, dalla stella al creatore del cosmo, dai pre-ambula fidei alla pienezza della fede.
E’ un insegnamento valido anche per noi e per gli scienziati: questo nostro mondo, piccolo atomo
negli spazi infiniti, non è frutto del caso, ma creato e governato da Dio padre onnipotente.
Dobbiamo, quindi, entrare nella natura con rispetto. Non comportiamoci da padroni, peggio, da
predoni dell’essere, ma da pastori e custodi dell’essere. E non accontentiamoci solo della scoperta
delle leggi, ma tendiamo verso la scoperta del Creatore delle stesse leggi. - Siamo venuti dall’Oriente. Questo vuol dire che i “lontani” non sono poi così lontani, che i cattivi
non sono poi così cattivi, che il “regno” di Dio è infinitamente più vasto di ogni “chiesa” di Dio. Per
troppo tempo, la chiesa è stata confusa con la cultura occidentale, con l’uomo bianco, con la lingua
latina, con il canto gregoriano … ma la chiesa di Cristo non può essere bianca o nera, proletaria o
borghese. Al “regno” appartengono “tutti quelli che credono in lui e vivono secondo la sua volontà,
senza guardare al popolo al quale appartengono” (Atti, 10,34). Queste considerazioni non sono
dettate da frustrazioni storiche o da volontà di autodenigrazione: esprimono fiducia nella paternità
universale di Dio, che non può essere intrappolato nelle nostre piccole astuzie della ragione. - Il re Erode restò turbato. Così mi piace pensare ai Magi: non come a intellettuali che il Potere ha
messo a tacere con la paura o con i regali, ma come a filosofi in cerca di verità, che creano scompiglio
nei palazzotti del potere. Come il biblico Abramo, come il mitico Ulisse, i Magi hanno sfidato il
ridicolo della stupida maggioranza e si sono fidati di Dio, con poche certezze e molti rischi. Ma alla
fine del viaggio, la felice scoperta, Gesù, e sono ritornati, per un’altra strada, con la luce di una stella
nel cuore, per sempre. BUON ANNO e BUONA VITA!
Le Sante Radici – השׁרשים הקדשים
Per contatti: francescogaleone@libero.it