Caserta – Il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina è stato in vista questa mattina a Caserta per partecipare ad un convegno all’interno della Reggia di Caserta sul tema del rilancio della zootecnia meridionale. Martina ha colto l’occasione per consegnare il decreto di riconoscimento da parte del ministero del Consorzio di tutela della ricotta di bufala campana Dop: tale legittimazione è stata comunicata al presidente dello stesso Consorzio Benito La Vecchia, e al presidente di quello della mozzarella Dop, Domenico Raimondo. L’incontro tra i tre si è svolto nella sede delle Cavallerizze all’interno della Reggia di Caserta, luogo dove è ubicato il Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop.
La ricotta di bufala è un prodotto sempre più apprezzato sul territorio nazionale, come testimoniano le costanti crescite per quanto riguarda le vendite, che nel 2016 si sono attestate intorno ai 29mila chili: la sua produzione è strettamente legata a quella della mozzarella, ed è per questo motivo che del Consorzio di tutela della ricotta di bufala campana Dop, nato nel marzo 2015, fanno parte per ora 7 soci, tutti produttori, come previsto dalla legge, anche di mozzarella dop.
“Siamo orgogliosi della visita del ministro†ha affermato Benito La Vecchia “da oggi siamo il soggetto ufficialmente incaricato di tutelare e valorizzare un prodotto straordinario, dalle tante potenzialità . Al lavoro c’è un gruppo di giovani imprenditori che con passione si dedica alla produzione di ricotta di bufala campana Dop, settore che ha margini di crescita notevoli”.
Il ministro Martina ha apprezzato la scelta di portare in un luogo simbolo della cultura campana, la Reggia di Caserta, la sede del Consorzio della mozzarella e ha sottolineato il valore di un prodotto che da solo fa registrare circa il 50% del fatturato relativo a tutti i formaggi dop e igp del Mezzogiorno: “I numeri del rapporto Svimez – Ismea†ha detto il ministro “confermano che la mozzarella di bufala campana dop è la regina dell’agroalimentare del Sud. Non dobbiamo però accontentarci. Bisogna insistere sulla strada di sviluppo tracciato e sul modello di sinergia con i beni culturali e le altre risorse del territorio in un legame che rende tutti più fortiâ€.
I dati positivi emersi dal recente rapporto vengono commentati positivamente anche dal presidente del Consorzio Raimondo: “Sono numeri che ci confermano il ruolo di traino che abbiamo al Sud e ci spingono a dare ulteriore impulso ai progetti di sviluppo della filiera che abbiamo messo in campo. Giovani e formazione sono il binomio chiave delle sfide che ci attendono, facendo sempre più rete con le istituzioni. In questo senso la vicinanza del ministro Martina e del governo sono un segnale fondamentale per il nostro comparto. A lui va un sentito ringraziamento†.
E’ in programma inoltre nei prossimi mesi, proprio presso la sede del Consorzio, l’istituzione di una scuola per casari per fare in modo che questa preziosa tradizione venga tramandata ai giovani e alle generazioni future. Un patrimonio unico per l’agricoltura e l’economia della Campania e di tutto il Sud, che speriamo non risenta di eventuali effetti negativi provocati dai recenti casi di cronaca.