MARTEDÃŒ 1° MARZO CONVIVIALE FONDATIVA DELL’ACCADEMIA DELLA SCARPELLA DI CASTELVENERE
Nota stampa del 26 febbraio 2022
CERIMONIA DI BATTESIMO CON IL DIRETTORE ANTONIO LIMONE, IL DOCENTE ETTORE VARRICCHIO
I GIORNALISTI FEDERICA DE VIZIA E LUCIANO PIGNATARO E IL DEGUSTATORE AIS GUIDO INVERNIZZI
UNA DEGUSTAZIONE DI DIVERSE INTERPRETAZIONI DEL PIATTO, TRA CUI QUELLA DELLO CHEF BORGHESE
CHE SARANNO ABBINATE AI VINI CAMAIOLA PRODOTTI DA SETTE AZIENDE DEL TERRITORIO TELESINO
UMBERTO MAURIELLO, PIZZAIOLO DE ‘LA PINETA’, PRESENTERÀ AGLI OSPITI UNA PIZZA SPECIALE
OTTENUTA DA UN IMPASTO IL CUI SEGRETO SAR RESO NOTO NEL CORSO DELLA SERATA
Nasce l’Accademia della Scarpella di Castelvenere, sodalizio enogastronomico che intende valorizzare
la preparazione gastronomica, riconosciuta tra i ‘Prodotti della gastronomia’ della Campania inseriti
nell’Elenco nazionale dei Prodotti agroalimentari tradizionali (Pat). La cerimonia conviviale di presentazione
è programmata per martedì 1° marzo (ultimo giorno di Carnevale), dalle ore 19.00, presso il ristorantepizzeria ‘La Pineta’ di Castelvenere.
Questo piatto, all’origine consumato esclusivamente nel periodo del Carnevale, ha origini
antichissime: alla base della preparazione troviamo la pasta di grano duro (nel formato mezzi ziti o
perciatelli), la salsiccia di maiale stagionata, il formaggio “primo sale†(vaccino o pecorino), formaggio
pecorino grattugiato, uova sbattute e strutto o olio extravergine di oliva. La cottura può avvenire nel
“testo” (forno di campagna), nel forno a legna e nei moderni forni elettrici o a gas.
La nascita dell’Accademia della Scarpella di Castelvenere è stata fortemente stimolata da diversi
operatori del settore enogastronomico (comunicatori, sommelier, ristoratori, produttori, …) al fine di dare
ulteriore slancio alla divulgazione della Scarpella – e con essa di tutta la dispensa contadina sannita – anche
alla luce del grande appeal che questa preparazione riscuote ogni qualvolta venga proposta nell’ambito di
eventi promozionali importanti (in primis il Merano Wine Festival e Vinòforum di Roma). Da qui l’impegno
di molti, castelveneresi e non, ad organizzare questo momento conviviale, che si concretizza anche grazie al
grande supporto offerto dalla famiglia Mauriello, proprietaria del locale ospitante. La conviviale darà il lÃ
all’iter per la costituzione dell’Accademia, a cominciare dall’apertura della campagna di adesioni. A tal
proposito, nei prossimi giorni e in attesa della realizzazione di uno specifico sito internet, sarà attivata una
pagina Facebook dove gli interessati potranno reperire tutte le informazioni necessarie.
L’Accademia sarà una libera associazione apolitica che, senza scopi di lucro, si propone di: esaltare il
buon vivere civile e la buona educazione; tutelare e promuovere la Scarpella di Castelvenere e tutti i
prodotti del territorio, valorizzando anche le bellezze paesaggistiche, architettoniche e culturali del
comprensorio; contribuire alla riscoperta di antiche ricette locali e alla diffusione dell’enogastronomia
italiana.
Ad introdurre il tema della serata saranno gli interventi di illustri estimatori della Scarpella di
Castelvenere che, coordinati dalla giornalista Federica De Vizia, racconteranno ai conviviali la ricca ed
interessante identità alimentare e culturale da cui trae origine questa preparazione tradizionale,
fortemente influenzata anche dagli scambi della transumanza. Dopo il saluto di benvenuto di Giuseppe e
Antonella Mauriello, prenderà il via la dissertazione che si articolerà attraverso i contributi di: Ettore
Varricchio (docente di Qualità e Tecniche delle produzioni alimentari presso l’Università degli Studi del
Sannio) sul tema ‘La norcineria sannita: dai Longobardi ai nostri giorni’; Antonio Limone (direttore generale
dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno) che relazionerà su ‘Le contaminazioni della
transumanza nella cucina della dorsale appenninica’; Luciano Pignataro (giornalista e scrittore
enogastronomico) sul tema ‘La cucina campana e gli antenati della carbonara’; Guido Invernizzi (sommelier,
relatore e commissario per le sessioni di esame AIS) che in un intervento video parlerà di ‘Cibo del territorio
con vino del territorio: Scarpella e Camaiola’.
La serata continuerà con la degustazione della Scarpella proposta in diverse varianti. Tra queste,
l’interpretazione del noto chef Alessandro Borghese, che ha preparato la Scarpella di Castelvenere nella
decima puntata dell’edizione 2021 di ‘Kitchen Sound – I grandi classici’, programma televisivo di cucina
musicale in onda su Sky Uno e Mixer Planet. Borghese ha interpretato il piatto tradizionale castelvenerese a
ritmo di musica, insegnando in maniera chiara ed essenziale come rivisitarlo con originalità , unendo la
passione e la creatività ai fornelli che lo contraddistinguono. In questo caso, infatti, si tratta di una Scarpella
che propone una variante nel formato di pasta, utilizzando i rigatoni, e nel metodo di cottura, che avviene
sui fornelli in una padella antiaderente. In degustazione, poi, le interpretazioni tradizionalissime delle
signore Concetta Bianco e Rita Iannucci, la prima si presenta foderata con una sfoglia di pasta (la stessa
utilizzata per la “pizza chiena” pasquale), la seconda viene cotta in teglia posizionata sui mattoni del
camino, coprendola con il “testo”. A chiudere la carrellata, le interpretazioni della cuoca di casa, Maria
Lamberti.
L’Accademia si prefigge anche l’obiettivo di fare rete tra le aziende di eccellenza del territorio
sannita. A questo proposito, già in questa fase embrionale ha contattato due realtà produttive leader, in
termini qualitativi, nel settore dei salumi e dei formaggi: Carni&Salumi Macelleria Cillo di Airola e Azienda
agricola Corte Ciervo di San Salvatore Telesino, che forniranno la salsiccia e il primo sale da utilizzare nella
preparazione delle diverse proposte. Ci sarà ovviamente spazio anche per il vino, con l’ideale abbinamento
della Scarpella con le etichette ottenute da uve Camaiola, la storica varietà coltivata nella Valle Telesina che
dal luglio scorso è iscritta al Registro nazionale delle varietà di uve da vino. Protagonisti della serata i vini di:
Anna Bosco, Antica Masseria A’ Canc’llera, Cantine Morone, Ca’Stelle, Fattoria Ciabrelli, La Vinicola del
Sannio e La Vinicola del Titerno.
Last but not least, lo spazio dedicato al pizzaiolo di casa, Umberto Mauriello, che saluterà gli ospiti
con una degustazione della sua pizza (saranno proposte le classicissime Napoletana e Margherita) ottenuta
da un impasto particolare, il cui segreto sarà svelato soltanto nel corso della serata. Si tratta di un impasto
che nasce dallo spirito di innovazione che segna il lavoro di Umberto, da sempre appassionato
professionista della pizza, particolarmente attivo nell’ambito dell’Associazione Verace Pizza Napoletana, di
cui fa parte da circa un lustro.