L’uomo getta il seme e dorme; il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.

Venerdì 31 gennaio 2025 

III Settimana del Tempo Ordinario 

San Giovanni Bosco

+ VANGELO (Mc 4,26-34)

L’uomo getta il seme e dorme; il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù diceva alla folla: «Così è il Regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura». Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il Regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra». Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Oggi è la festa di San Giovanni Bosco, grande educatore dei giovani, e in questi tempi di disgregazione spirituale e di disperazione dei giovani è opportuno pregarlo. Si sentono sempre più spesso notizie di giovani morti impiccati o per droga o per litigi rabbiosi tra loro. La percentuale dei giovani che oggi non pregano né conoscono Gesù è elevata, circa il 90%.

San Giovanni Bosco è stato straordinario con i bambini, i giovani, migliaia di fanciulli abbandonati per strada nella città di Torino allo sbando, e con grande dedizione si dedicò alla loro salvezza. Li raccolse dalla strada, molti di essi erano orfani, altri abbandonati dai genitori per la povertà e l’indifferenza.

L’oratorio così come lo ideò San Giovanni Bosco è un luogo che preserva tanti giovani da un ozio pericoloso, dalla pigrizia esistenziale e questa insoddisfazione arreca un crescente desiderio di ricorrere alle droghe, all’alcool e al sesso depravato.

Il vero problema oggi è l’assenza della formazione religiosa, non hanno una valida conoscenza dei valori umani e vivono come perduti e disperati.

Le ultime due generazioni mostrano genitori preoccupati di accontentare i figli in tutto, lasciarli liberi di ritornare a casa a qualsiasi ora della notte, permettere quanto non è morale e che non è lecito neanche umanamente.

Si illudono di avere i migliori figli nel vederli contenti ma la loro contentezza scaturisce dalla concessione ad essi di tutto quello che chiedono.

Tranne pochi, tanti genitori non conoscono le strategie e le falsità dei figli, cosa fanno quando escono, dove vanno e cosa compiono. Non conoscono i difetti dei figli e li osannano come se fossero impeccabili e dai comportamenti corretti anche quando sono fuori casa…

Genitori che conoscono errori gravissimi dei figli e chiudono gli occhi su tutto, sorvolano e neanche spiegano con serena severità gli errori e la verità, a causa del loro amore sbagliato e lasciano i figli convinti che è concesso loro di compiere tutto.

I genitori devono amare sempre i figli, ma devono arrivare alla massima conoscenza dei limiti e difetti dei loro figli per aiutarli e se è il caso rimproverarli spesso. Questo è il vero amore, devono sempre indicare ciò che è corretto fare, ciò che giova all’anima, alla coscienza.

SENZA LE CORREZIONI, SENZA UNA GUIDA SICURA, I GIOVANI CRESCONO SBANDATI ALL’ESTERNO, FUORI DI TESTA, MENTRE IN CASA SI MOSTRANO MITI, BUONI E SILENZIOSI.

QUANDO UN FIGLIO OSTENTA L’ATTEGGIAMENTO DEL SILENZIO, PRENDE IN GIRO TUTTI PER OTTENERE QUELLO CHE GLI PIACE, ANCHE PER NON SVELARE I SUOI CAPRICCI E QUANTO COMPIE DI BRUTTO CON GLI AMICI!

L’approccio con i figli nell’età dello sviluppo deve essere amorevole, costante e formativo, facendoli parlare molto per correggerli. Tanti genitori si ritrovano figli esaltati quando escono con gli amici, o drogati, o dediti a volgarità inenarrabili per poi rientrare nelle loro case con il viso atteggiato ad angioletti… Cosa fanno i genitori?

Pochi genitori si curano dell’educazione religiosa dei figli, forse sono soddisfatti quando andavano a Messa ma questo è solo il primo gradino. I figli si devono formare parlando molto con loro già quando sono fanciulli per conoscere gli orientamenti e le debolezze, anche le inclinazioni che tacciono per non svelare le loro debolezze.

I figli devono ascoltare, obbedire e seguire i consigli dei genitori sia per la loro esperienza di vita sia per l’età e questa dovrebbe esprimere equilibrio, ma non sempre avviene per la confusione mentale e la debolezza mondana proprio dei genitori che non pregano.

IL GENITORE AMA DAVVERO I SUOI FIGLI QUANDO SI PREOCCUPA PRINCIPALMENTE DELLE LORO ANIME, SOLO ESSE VIVRANNO ETERNAMENTE, MENTRE IL CORPO DI TUTTI MARCIRÀ.

L’amore spirituale e maturo dei genitori verso i loro figli è presente quando trasmettono un’educazione religiosa conforme al Vangelo.

La figura straordinaria di San Giovanni Bosco è il modello di tutti i genitori, egli con il «metodo preventivo» riuscì ad ammansire giovani selvaggi come bestie, dediti all’immoralità, ai furti e a ogni forma di trasgressione.

È possibile recuperare i giovani sbandati, occorre un grande amore, la vicinanza, una guida sicura e coerente, la preghiera costante per loro, il buon esempio.

Nell’educazione morale e civica dei bambini e dei giovani, è determinante avvisarli delle conseguenze dei loro modi di agire maleducati e spesso violenti.

Senza questi richiami e le conseguenti privazioni per qualche giorno di ciò che piace ai figli, i genitori non aiutano i bambini e i fanciulli.

È un vero atto di amore nei loro confronti richiamarli con fermezza e grande affetto, altrimenti prendono il sopravvento e ad essi sembra che tutto è dovuto.

Non va concesso ai figli (bambini e giovani) tutto quello che pretendono di capriccioso, se si è deboli in questo e si legittimano, hanno già vinto.

È una buona formazione farglielo «guadagnare» con il rispetto dei familiari, un comportamento irreprensibile dentro e fuori, con il compimento dei doveri, di quanto spetta ad essi, come la preghiera, l’impegno nello studio, il rispetto verso tutti, il riordino della stanza e gli aiuti da dare in casa.

L’educazione civica dà le basi educative alle future generazioni, persone che occuperanno incarichi, e la coscienza devono formarla principalmente i genitori.

I giovani finché non si impregnano di Male sono puri, è una materia da plasmare e si formano dagli esempi che ricevono. Non è importante solo la presenza amabile e coerente dei genitori, l’onestà intellettuale degli insegnanti, ciò che determina il successo educativo è il contenuto.

Le «educazioni» stradale, ambientale, alla salute, alle pari opportunità, alla legalità, non sempre riportano esiti di apprendimento e la modifica dei comportamenti civici, non avvengono perché è più forte la cultura della trasgressione e della violenza, che acquisiscono dal web e dalla televisione, dai cantanti privi di valori morali e spesso cafoni.

Oggi quasi tutti i giovani crescono senza direttive sicure e corrette da parte dei genitori che non praticano la Fede in Gesù Cristo.

La mentalità che viene infusa oggi dai mass-media, dà ai giovani una spavalderia che alcuni decenni fa era impensabile, e questo mostra anche la debolezza dei genitori che viene scambiata per bontà, benevolenza, generosità. Invece è conformità alla metodologia diseducativa, incapacità di dialogare con i figli, debolezza quando i figli alzano la voce o addirittura gridano!

È IL FALLIMENTO DEL RUOLO GENITORIALE ED EDUCATIVO.

I genitori hanno la responsabilità del ruolo insostituibile della formazione religiosa e morale. C’è da dire che oggi anche i giovani ben educati si lasciano facilmente traviare da altri giovani spregiudicati, dediti alle immoralità e privi di educazione.

Fare il genitore è difficile, poi senza la preghiera, senza l’aiuto di Gesù non si è capaci di fronteggiare i giovani ed è un grande fallimento.

Nel Vangelo Gesù risuscita una fanciulla, così tutti i genitori devono chiedere al Signore di risuscitare i loro figli da una vita senza senso, dalla mentalità violenta e di morte, da tutti i comportamenti che si oppongono alla morale cristiana.

I genitori devono aiutare molto i figli già da piccoli, non è vera felicità quando li accontentano in tutto, ma quando crescono come vuole Gesù.

Quando un giovane sembra perduto e si prega molto per lui, si chiede con insistenza la sua conversione, la sua risurrezione spirituale, Gesù è sempre in ascolto ed interviene non appena trova un’apertura nel cuore del giovane. Gesù ama tutti i giovani e vuole salvare tutti dalla dannazione eterna, ai genitori il compito di insegnare a pregare ai figli.

I giovani sbandati e senza Fede in Dio possono cambiare e diventare buoni cristiani, osservanti della morale, proprio per le preghiere dei genitori! Io prego ogni giorno per tutti i giovani!

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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