LO SCRITTORE CASTELLANO VITTORIO RUSSO ANCHE POETA
Terra mia
Bella di cerulee aurore e di tramonti d’oro
D’aria ròsa impregnata e aspri profumi
Sempre odiata dagli uomini e dai numi
La fronte hai china e mai cinta d’alloro.
Fuggo da te terra mia profanata
Dall’incultura grigia consumata
Tu dei pensieri miei capolavoro
M’inondi il petto e di te più m’innamoro.
Non resisto e da te corro via
Levo le vele ma dentro il cuor mi muore
Taglio di Gordio il nodo con furore
Ma brucia il sangue di amara nostalgia.
Le pallide cannucce del tuo fiume
Si fan memoria che tutto riassume
Vibra il passato come onda di poesia
E muto allora annego nella malinconia.
vr
Settembre 2019