L’Inps è aggressivo nei confronti dei contribuenti: riveda i toni e non minacci l’arresto
Roma, 04 agosto 2014
COMUNICATO STAMPA/INTERVENTO
«Sul sito www.anclsu.com abbiamo dato rilevanza al testo di una lettera inviata dall’Inps ad un contribuente per il recupero di ben (!) 31 euro di contributi non versati. La lettera, che viene largamente utilizzata dall’istituto, fa esplicito riferimento alla legge 638/1983 che prevede la reclusione fino a tre anni per punire l’inadempienza.
Noi conosciamo bene e non eccepiamo la rigida e conosciuta disposizione di legge, ma vogliamo reagire al tono e ai modi con cui l’Inps si pone nei confronti del contribuente. A maggior ragione considerando l’esiguo importo del debito contributivo, che meriterebbe ben diverso atteggiamento, rispetto a uno o più contribuenti che proprio per qualche spicciolo non versato, sono sostanzialmente regolari. C’è da chiedersi cosa scrive l’Inps a contribuenti il cui ammontare del debito e ben più serio ed intollerabile.
È ora che l’Inps ceda l’atteggiamento arrogante ed intimidatorio per stabilire con i contribuenti tutti un più sano rapporto, a cominciare da quelli epistolari».
Francesco Longobardi, presidente nazionale Ancl-Su
Con cortese preghiera di pubblicazione
a questo link la diffida dell’Inps cui si fa riferimento: