Nonostante il dilagante terrore del coronavirus (tanto agli incontri vengon quattro gatti e si sta larghi, ergo non si propaga nulla fuorché la luce del sapere), va avanti come un treno ritoccato dal dottor Brown il XIV festival-laboratorio palascianiano di scienza, filosofia, poesia, arti varie, gioco e umana armonia “L’idea dell’uomo”, che da novembre sta riproponendo le migliori lezioni-spettacolo di Marco Palasciano degli ultimi dieci anni. Quella scelta in occasione della Giornata internazionale della donna includerà l’omaggio a figure quali Ada Lovelace e Cristina Trivulzio, principessa di Belgiojoso, trattando degli anni compresi fra il 1843 e il 1849.
Tale puntata n. 8 vedrà l’Accademia Palasciania in collaborazione con Capuanova e FaziOpenTheater, si terrà alle ore 18.45 di domenica 8 marzo a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10) – come sempre a ingresso gratuito – e consisterà nella replica di “Senso, nonsenso, dissenso”, dal festival-laboratorio dedicato agli anni in cui visse Ferdinando Palasciano: “Le 77 meraviglie dell’Ottocento palascianiano” (2015).
Fra gli argomenti in gioco: la donna che scrisse il primo programma per computer della storia; la scoperta di Nettuno grazie alla pura previsione matematica; la scoperta, a Curti, delle statue votive della Mater Matuta; il dottor Palasciano alla battaglia di Messina; la battaglia del dottor Demeaux contro l’autoerotismo; la più famosa meretrice del mondo; il più famoso fantasma d’Europa.
Per il programma completo de “L’idea dell’uomo” vedi il blog dell’Accademia Palasciania.