Libano,Fini e Paglia nella base militare di Sham
On. Paglia in Libano insieme al Presidente della Camera Fini tra i soldati italiani
di Nunzio De Pinto
CASERTA – Il presidente della Camera dei Deputati, l’onorevole casertano Gianfranco Paglia ha visitato la base militare di Shama, nel sud del Libano, insieme al Presidente della Camera, On. Gianfranco Fini, per porgere il saluto del Parlamento italiano, nel periodo delle festività , ai militari impegnati nella missione UNIFIL. Insieme a Fini c’erano i membri della Commissione Difesa di Montecitorio, onorevoli Gianfranco Paglia e Federica Mogherini Rebesani e l’onorevole Alessandro Ruben. Ad accoglierli c’era il comandante della missione UNIFIL, generale di divisione Claudio Graziano, il generale di divisione Tommaso Ferro, Comandante Operativo Interforze (COI), l’ambasciatore d’Italia in Libano, Gabriele Checchia, e il generale di brigata Luigi Francavilla, comandante del settore ovest di UNIFIL, su base brigata aeromobile “Friuliâ€. ‘Non-conflitto’ non significa ancora pace.
Ma Gianfranco Fini, da presidente della Camera, arriva nei giorni dopo il Natale nella striscia tra il Libano e Israele dove una task force italiana guida la missione Unifil delle Nazioni Unite per dire ai soldati di essere orgogliosi. Perché se è vero che “la pace è un traguardo non raggiunto al 100%”, senza di loro “sarebbe lontanissima, se non irraggiungibile”.
Il terrorismo continua a rappresentare un pericolo in molte parti del mondo e anche in ragione di questi segnali non bisogna abbassare la guardia e occorre garantire che non parlino le armi. Come accade in Libano, sottolinea Fini, anche grazie ai militari italiani che da anni supportano le forze armate libanesi e presidiano il territorio scongiurando conflitti. Commosso annuisce alle parole pronunciate da Gianfranco Paglia, medaglia d’oro al valor militare in Somalia, che oggi lo accompagna in carrozzella come deputato del Pdl della commissione Difesa. “Voi non rappresentate il governo, ma l’Italia, la patria, la nazione†– ha affermato commosso Paglia – “Ed io vi dico grazie a nome di tutti. E’ importante essere qui con una delegazione di maggioranza e minoranza”, sprona Paglia i soldati schierati. “E’ una verità dire oggi che l’intera Italia è con voi. In Italia alcune cose positive sono avvenute in questi anni. E oggi non c’é una sola forza politica contraria all’impegno delle nostre forze armate nell’ambito di missioni internazionali di pace. “Questa missione, dice, “ha riconsacrato le nostre forze armate come appartenenti all’intera comunità nazionale. Ma in passato non era così per tutti gli italiani – aggiunge – “Fino a qualche anno fa le forze armate, da una parte seppur minima della società , erano considerate un retaggio del passato. Essere militari è invece sempre motivo di orgoglio ed oggi possiamo dire che lo è per tutti gli italiani”. Al termine della visita con il saluto alla bandiera Fini passa in rassegna i militari schierati, canta con loro l’inno nazionale e accetta contento di indossare il giubbotto azzurro della Brigata Aeromobile Friuli, prima di risalire in elicottero dopo la foto di rito.