LETTERATITUDINI SI APPRESTA AD ORGANIZZARE L’INCONTRO DI APRILE CON GIOVANNI VERGA:I MALAVOGLIA E MASTRO DON GESUALO – IL CICLO DEI VINTI
Cancello ed Arnone (Elisa Cacciapuoti) – E’ ormai imminente l’incontro di Aprile di Letteratitudini, previsto per mercoledì 5 Aprile p. v. alle ore 20,00.
Il tema della serata sarà Giovanni Verga, con un focus particolare su i Malavoglia e Mastro don Gesualdo “Il ciclo dei vintiâ€.
Graditissimo relatore dell’incontro Franco Martino proveniente dalla città di Mondragone, ma di origini sicule, motivo per cui è stato affidato a lui il compito di relazionare sul Verga.
Come ben sappiamo,Giovanni Verga nacque a Catania nel 1840. Trascorse la giovinezza in Sicilia per poi trasferirsi a Firenze e a Milano, dove visse a contatto con i più grandi letterati della Scapigliatura. Ritornato a Catania morì nel 1922. Verga ebbe una concezione dolorosa e tragica della vita, una concezione fatalistica e immobile dell’uomo che però non contrasta con la fede nel progresso dell’autore, sicché il Verga considera il progresso in riferimento all’umanità intera, mentre l’uomo singolo è sempre dolorante ed infelice, in balia del Fato. Egli pensava infatti che tutti gli uomini sono sottoposti ad un destino crudele che li condanna all’infelicità e al dolore e chi cerca di uscire da tale condizione piuttosto che trovare la felicità va solo incontro a sofferenze maggiori, in una visione pietrificata della società in cui non esiste alcuna possibilità di cambiamento o riscatto. Tale visione pessimistica del mondo sarebbe la più desolata di tutta la letteratura, se non fosse per tre elementi positivi che la addolciscono. Il primo è quel sentimento dell’eroismo e della grandezza umana, che porta l’autore ad assumere un atteggiamento di pietà misto ad ammirazione verso quelli che lui chiama i vinti, ossia coloro che nella lotta all’esistenza sono destinati inevitabilmente al fallimento e dunque alla sofferenza. Altro elemento è la fede in alcuni valori, come la famiglia, la casa vista come centro di affetti, la dedizione al lavoro, l’onore e la dignità , lo spirito di sacrificio, la fedeltà alla parola data, l’amore profondo. Il terzo elemento positivo è la saggezza che ci viene dalla coscienza dei nostri limiti, consapevolezza che aiuta a sopportare le delusioni e a non cercare invano di migliorare la propria condizione, per evitare di andare incontro a sofferenze maggiori. Piuttosto è saggio chi, in tale consapevolezza, sa accettare la propria vita per quella che è, accontentandosi e attingendo da essa le piccole gioie da ritrovare in quei valori in cui ha fede l’autore (la famiglia, l’amore, …).
Il Verga è tra le figure più rilevanti del panorama romanzesco ottocentesco,ed è il principale autore del Verismo italiano, quella corrente che – sull’eredità del Naturalismo francese e nel clima positivista degli anni Settanta ed Ottanta del secolo XIX – si propone la missione etica e letteraria di descrivere oggettivamente e realisticamente la “fiumana del progressoâ€Â che sta sconvolgendo il mondo antico e rurale dell’Italia di quegli anni. Prima di approdare ai capolavori romanzeschi de I Malavoglia e del Mastro-don Gesualdo, lo strumento letterario verghiano, rivisto e rielaborato in direzione dell’impersonalità e della narrazione corale (così che l’opera sembri essersi “fatta da séâ€), conosce così un lungo perfezionamento. Dalle prime opere (come Eros, Tigre reale e Nedda) fino alle celebri raccolte di novelle (Vita dei campi e le Novelle rusticane), dove già compaiono alcune figure memorabili ed icastiche della dura legge di vita del mondo verista: da Rosso Malpelo al pastore Jeli, dalle regole non scritte della “cavalleria rusticanaâ€Â all’ossessione del Mazzarò de La roba, la grandezza di Giovanni Verga sta anche nei suoi testi brevi.
Sarà , senza alcun dubbio, una serata molto interessante, a cui gli associati del sodalizio letterario non vorranno mancare e la coordinatrice del gruppo, Matilde Maisto è lieta d’ invitare gli amanti della letteratura a non mancare all’appuntamento, che si terrà , come sempre, presso il salotto letterario della Maisto in V.le Europa – Cancello ed Arnone (CE).