LETTERA APERTA AL SINDACO E CONSIGLIO COMUNALE LA CITTÀ DI CAPUA SI MOSTRI DEGNA DI G. MARTUCCI E DEI SUO CITTADINI PIÙ ILLUSTRI
Su Il Mattino di oggi C. Sferragatta ha pubblicato un documentato articolo, nel quale prende spunto dalla vicenda della casa del grande compositore Giuseppe Martucci, ancora in stato di abbandono – come tanti altri palazzi storici e monumenti della nostra città millenaria.
Prendendo spunto da queste note e riprendendo una proposta già avanzata all’assessore Crispino, come rete di associazioni ribadiamo al sindaco Centore ed ai Gruppi consiliari la richiesta di rendere fruibile quel prestigioso bene comune (come tanti altri beni culturali), anche con l’ambizione di farlo diventare un museo e luogo di educazione alla cultura musicale (classica e moderna). Su un progetto del genere abbiamo già acquisito la disponibilità di alcuni artisti, come il giovane musicista Michele Colucci pronto anche ad offrire un concerto della nuova orchestra di giovani campani Venovan – come omaggio alla città , al Museo campano e alle Matres Matutae. E naturalmente al grande musicista di origini capuane.
Nel 2019 ricorrerà l’anniversario dei 110 anni della sua morte, che non può passare sotto silenzio. A tal fine chiediamo al Sindaco di promuovere un forum con le associazioni e con le scuole per progettare degli eventi culturali e musicali in sua memoria (sulla scia di quelli che già abbiamo avviato con ua serie di incontri dedicati a Federico II e Terra di Lavoro: il prossimo si terrà sabato 28 aprile alle ore 10.00 in collaborazione con TCI, Capuanova e Liceo Musicale). In particolare, possiamo cominciare a pensare ad un evento internazionale per il prossimo 1 giugno 1909, data della scomparsa del grande compositore, pianista e direttore d’orchestra.
Noi continuiamo a ritenere che il ruolo storico e strategico della città di Capua si può rilanciare solo grazie ad una piena valorizzazione e capacità di fruizione turistica del suo ricco patrimonio storico ed artistico. Per dirla con il titolo di un volume edito da Melagrana: in Terra di Lavoro con la cultura si può ripartire per creare nuove opportunità di riscatto civile, di coesione sociale e sviluppo locale. A tal fine è necessario creare sinergie e cooperazione, fare rete di competenze tra le istituzioni ed il mondo delle associazioni del terzo settore e del volontariato, con le scuole e l’università  (come insegnano tante buone pratiche a livello nazionale ed auropeo).
Pasquale Iorio