LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO
Egregio Presidente,
domenica 11 dicembre una sessantina di cittadini campani aderenti a varie associazioni, tra le quali Napoli Trek Vesuvio e il CAI di Piedimonte Matese, ha effettuato una escursione sul Vesuvio nei luoghi teatro degli incendi di questa estate.
A guidare il folto gruppo di escursionisti, Ciro Teodonno, in qualità di neo presidente regionale del TAM (tutela ambiente montano) organizzazione del CAI (club alpino italiano); Giovanni Marino, in qualità di coordinatore del Movimento cittadini per il Parco e Silvano Somma, dottore in scienze forestali.
Tra i partecipanti Mimmo Pandolfo, presidente nazionale della FIE (federazione italiana escursionismo).
Gli escursionisti hanno potuto constatare, in un percorso che si è snodato per un decina di chilometri, la vastità e gravità dei danni arrecati dagli incendi sia alla pineta che al bosco di latifoglie e alla macchia mista, ma hanno dovuto anche constatare come, a distanza di più di quattro mesi dall’evento, nulla ancora sia stato fatto per bonificare i boschi e le pinete attraversati dall’incendio.
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Egregio Presidente,
come Lei sa, sarebbe necessario operare un diradamento eliminando le piante morte ovvero quelle che non hanno alcuna possibilità di superare l’estate e costituiscono altresì un facile ricettacolo di insetti patogeni che troveranno così più agevole riprodursi e infettare altre piante sane;
come Lei sa, sarebbe necessario procedere ad un diradamento eliminando le piante destinate a morire per favorire invece quelle che potrebbero rigenerarsi anche in virtù di una minore competizione idrica;
come Lei sa, gli incendi di questa estate, paradossalmente, potrebbero rappresentare una opportunità per procedere ad una rinaturalizzazione delle pinete parzialmente distrutte dal fuoco reintroducendo le specie autoctone, quali ad esempio le querce, l’ontano napoletano e altre, con grande beneficio anche per la fauna, favorendo l’insediamento del sottobosco autoctono e salvaguardando in tal modo l’ecosistema tipico degli ambienti mediterranei;
come Lei sa, l’urgenza di questi interventi è resa tale anche dal rischio di frane e smottamenti lungo i valloni e i pendii più scoscesi del Somma – Vesuvio, ora che gli alberi e gli arbusti, bruciati, non sono più in grado di svolgere una funzione di contenimento del suolo;
come Lei sa, prima che arrivi l’estate, sarebbe necessario intraprendere e portare a termine interventi di pulizia del bosco, rimuovendo sterpaglie e alberi morti, facile innesco di possibili incendi e sarebbe altresì necessario procedere alla potatura dei pini, di modo che i rami secchi inferiori non favoriscano il propagarsi dell’eventuale incendio anche alla corona superiore della pianta;
come Lei sa, sarebbe necessario creare delle vie tagliafuoco in modo da circoscrivere eventuali incendi e limitarne la propagazione.
Come Lei sa, sarebbero necessari altri interventi oltre a quelli citati.
Ebbene, nulla di tutto questo è stato ad oggi nemmeno cominciato.
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Le chiediamo pubblicamente perché ciò accada, se per mancanza di risorse, mezzi, uomini e, in tal caso, che cosa Lei intenda fare per sopperire a tali mancanze o piuttosto perché non si ritengono necessari tali interventi.
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Le chiediamo inoltre cosa si stia facendo per approntare una forza di pronto intervento da terra che in caso di incendio possa intervenire con tempestività e efficacia, posto che, come è appurato, i mezzi aerei non sono risolutivi in tutte le situazioni e fattispecie di incendio e altresì come l’ente Parco intenda assicurare, a partire dalla prossima estate e per tutto il periodo estivo, un controllo del territorio efficace e capillare tale da consentire di avvistare e segnalare nel minor tempo possibile eventuali focolai e nello stesso tempo dissuadere eventuali malintenzionati.
In attesa di una Sua cortese risposta, ci rendiamo disponibili, nei limiti delle nostre competenze e possibilità , ad un confronto e a collaborare con l’ente Parco per la salvaguardia dell’area protetta.
Cordiali saluti
Per cittadini per il Parco – Giovanni Marino
Per il TAM CAI Campania – Ciro Teodonno