Leghiste-Pioniere di una nuova politica
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Per la prima volta Cicerale è argomento in un libro che parla di politica.
Per la prima volta il benessere animale e la lotta alla mafia che gestisce i canili lager, è argomento di un intero capitolo in un libro dedicato alle nuove frontiere della politica, intitolato “La Gomorra dei canili”, in cui si raccontano dietro le quinte le battaglie di Francesca Martini e della giornalista Stefania Piazzo.
Non a caso il titolo del libro, edito da Marsilio e scritto dalla giornalista del Foglio, Cristina Giudici, è “Leghiste-Pioniere di una nuova politica”, dal 7 aprile in libreria.
Chiliamacisegua sottolinea infatti che, grazie all’attività pionieristica di Francesca e Stefania, ora questa battaglia per la giustizia e il rispetto della vita animale, sta diventando sempre più trasversale, coinvolge sempre di più la coscienza della gente e inizia ad essere avvertita e in Parlamento e sul territorio, da altri partiti come buona e corretta gestione della cosa pubblica, veterinaria pubblica compresa, pagata per fare il proprio dovere.
Il metodo del fare rete tra le associazioni, le ordinanze, il nuovo disegno di legge che le recepirà , il nuovo canale di dialogo tra territorio e ministero, i feed-back per le iniziative ispettive, sono il segnale di una verità : si sta lasciando un segno, stiamo insieme cambiando la storia.
Pionieri di legalità .
Grazie alla scrittrice Cristina Giudici, per aver intuito, colto e raccontato in un libro la nuova storia che avanza.
Chiliamacisegua
www.chiliamacisegua.org
Leghiste-Pioniere di una nuova politica
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Come le comuniste old style hanno il culto della personalità per il capo: Umberto Bossi.
Come le militanti dei movimenti extraparlamentari amano la piazza, le liturgie collettive e ambiscono a un sol dell’avvenire che però è quello delle Alpi.
Come vere democristiane hanno valori tradizionali, famiglie tradizionali e si sottraggono alla video-velin-democrazia che secondo loro offende la dignità della donna.
Come le vetero-ambientaliste si battono per la difesa dell’ambiente e stanno “dalla parte degli animali”.
E come dame di San Vincenzo – ma anche un po’ no global – rappresentano il motore di un’ampia rete di associazioni per l’assistenza alle famiglie, ai disabili, agli anziani, alle donne maltrattate, ai poveri del Sud del mondo.
Sono le donne della Lega, che si sono conquistate i galloni sul campo di battaglia, con anni e anni di attività nelle sezioni dove hanno fatto la gavetta come socie-sostenitrici prima di diventare militanti.
Ora stanno emergendo, occupano posti di potere spiazzando i maschietti leghisti che cominciano a essere un po’ perplessi.
Allo stesso tempo ambiscono al palcoscenico, anche se solo a quello di Miss Padania, dove coniugano la fiera delle vanità al rito dell’omaggio al territorio, le sagre di paese alla rivendicazione della Padania (ovviamente libera).
Le storie che ci racconta Cristina Giudici compongono l’affresco di una comunità dove le donne, più degli uomini, hanno un credo che prima apparteneva alla sinistra: la supremazia della politica.
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